Un caso disperato?

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carlo
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da carlo »

Non sono a casa e quindi perdonami la sinteticita'.
6 gradi di oscillazione non sono pochi. E' quindi difficile parlare di" normalità ".
Molto dipende dalle dimensioni degli elementi che costituiscono lo scappamento. D'altronde se il pendolo viaggia bene direi che va bene così.

Forse un lavoro inutile è stato quello di lucidare il piano del dente che non entra in contatto con il semicilindro.

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guidomaria
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

Ho rimisurato e devo correggermi: siamo tra 4,5à e 5°

Sembra che ci siano due denti un po' più corti degli altri: ascoltando il ticchettio si sente il loro passaggio per la leva di entrata, che manda fuori battuta il pendolo e poi si sente il loro passaggio per la ruota di uscita che ricorregge la leggera zoppia, ma a facendo perdere ulteriore energia al pendolo che da quel momento ha bisogno di qualche oscillazione per riguadagnare la sua ampiezza.

Forse dovrei rimetterla su tornio e provare a correggere ancora un po'ì, dopo avere verificato l'effettiva diversità di quei due denti.

Infine si potrebbe sostituire la ruota, ma sapete dirmi se c'è qualche fornitura che disponga di coppie ruota/ancora? Nell' usato non ho trovato nulla, ma posso continuare ad attendere.

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carlo
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da carlo »

guidomaria ha scritto: Infine si potrebbe sostituire la ruota, ma sapete dirmi se c'è qualche fornitura che disponga di coppie ruota/ancora? Nell' usato non ho trovato nulla, ma posso continuare ad attendere.
Se pur trovassi quella coppia rimarrebbe il problema di differenti diametri ed interessi. Temo che la via del restauro sia l'unica percorribile.

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1972merlino
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da 1972merlino »

Perché non ridisegni la ruota e la tagli a mano con il seghetto da traforo?
l'invincibile non è quello che vince sempre ma quello che anche se perde non è vinto mai

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guidomaria
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

funziona, ma l'impulso non è costante .... e questo mi rende triste <v<v<

Una ruota di scappamento non credo si possa tagliare a mano, specialmente se ha un diametro di soli 14 mm e 27 denti....

Quello che si potrebbe fare è tornirla in modo da eliminare quelle differenze di oscillazione e, nel caso fosse necessario, riprogettare l'ancora, che non è tanto critica, imponendo la distanza tra gli assi esistente (non modificabile), numero di denti e ricavando l'angolo di abbraccio e il diametro dei cilindretti ...

Per ora credo che monterò la suoneria e metterò il tutto in una bella scatola ... poi, chissà ... un giorno si riprenderà in mano [[]

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guidomaria
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

L'ho girato al tornio ed ora i denti sono tutti uguali, ma un po' più corti ... di conseguenza l'angolo di oscillazione è calato a soli 3°, però la battuta è assolutamente regolare senza tendenza a fermare.

Se avvicino le leve cilindriche, ovviamente si riduce l'angolo di abbraccio (perchè non posso avvicinare gli assi) e sono costretto ad angolare maggiormente il piano della leva di entrata contro il cui spigolo si impunta il dente. Però così facendo riduco la traiettoria di spinta del dente sulla superficie cilindrica e non ottengo benefici.

Ho provato allora a limare attentamente tutte le punte per azzerare il loro spessore, naturalmente dalla parte esterna, ed ho ottenuto un paio di mm di oscillazione in più ... saremo a 4° $£"&&

Decido di lucidare meglio le superifici dell' ancora, anche quella piana che potrebbe toccare il retro dei renti e decido di continuare a provare: modifiche quasi impercettibili delle angolazioni delle leve e chiusura di 2 decimi dell'ancora ... ecco di nuovo una oscillazione decente, ma noto una tendenza a fermarsi che mi lascia perplesso... il pendolo e l'ancora continuano ad oscillare, ma la ruota mi sembra libera e ferma :():

Dopo tante osservazioni devo concludere che non è un problema di scapamento, non c'è impatto con i denti, ma è la ruota che si ferma e magari dopo qualche oscillazione a vuoto riparte: questo però è un segno chiarissimo che c'è un attrito da qualche parte che non ha nulla a che fare con l'accoppiamento ancora-ruota, c'è un vampiro che mi succhia energia e quindi impulso, nascosto da qualche altra parte >>||<< .

Tolta l'ancora ho la conferma, la ruota tende fermarsi ... ma se scosto un po' la platina intermeda dalla sua posizione finale, ecco che non si ferma più.

Ora ho una oscillazione di 16mm che su 195mm di lunghezza fanno 4,8° ... altre parigine in mio possesso hanno escursioni dello stesso ordine di grandezza...

Ce la farò? :-D La buona notizia è che se fermo il meccanismo e lascio che il pendolo perda slancio e poi faccio ripartire il movimento, il pendolo aumenta di nuovo progressivamente l'ampiezza di oscillazione fino a 16 -17mm e questo, mi dicono, è un buon segno °§evv§

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toni
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da toni »

caro Guido,
perchè, quando sarà giunto il momento della pensione, non prendi in considerazione l'idea di stabilirti a Palermo?
C'è il sole, c'e il mare, si mangia bene, e ...troveresti tanti altri motivi per non annoiarti (=orologi) :lol:
Con stima
Toni

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guidomaria
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

Grazie del suggerimento e dell' invito, Toni carissimo ... ho pensato spesso che la Sicilia sarebbe un gran bel posto per trascorrerci la vecchiaia. Il problema è che anche la Toscana è un gran bel posto, ma, soprattutto, dovrei abbandonare i miei due impianti ferroviari ><><>< non ce la farei mai [[]

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carlo
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da carlo »

guidomaria ha scritto:L'ho girato al tornio ed ora i denti sono tutti uguali, ma un po' più corti ... di conseguenza l'angolo di oscillazione è calato a soli 3°, però la battuta è assolutamente regolare senza tendenza a fermare.
Hai fatto benissimo a fare questa correzione e la battuta regolare dovrebbe essere garanzia di corretto funzionamento ( a prescindere dall'ampiezza di oscillazione che comunque hai poi stabilizzato a valori più alti <><> )
guidomaria ha scritto:Ce la farò? :-D La buona notizia è che se fermo il meccanismo e lascio che il pendolo perda slancio e poi faccio ripartire il movimento, il pendolo aumenta di nuovo progressivamente l'ampiezza di oscillazione fino a 16 -17mm e questo, mi dicono, è un buon segno °§evv§
...altro che "buon" segno....direi semplicemente OTTIMO....le cose non potrebbero andare meglio.
guidomaria ha scritto:Grazie del suggerimento e dell' invito, Toni carissimo ... ho pensato spesso che la Sicilia sarebbe un gran bel posto per trascorrerci la vecchiaia. Il problema è che anche la Toscana è un gran bel posto, ma, soprattutto, dovrei abbandonare i miei due impianti ferroviari ><><>< non ce la farei mai [[]
mi associo, la Sicilia è bella, la Toscana anche....ma la Liguria... :lol: :lol: :lol:

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guidomaria
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

Sono un pasticcione ... esterefatto

Oggi ho deciso di studiarmi bene il movimento, ruota per ruota, per localizzare la perdita di energia che porta il meccanismo a fermarsi. Le tre ruote interne alla platina intermedia giravano benissimo e quindi sarei stato portato ad escluderle, però ho notato un gioco un po' eccessivo tra il bariletto e la prima ruota ... niente di strano, trattandosi del punto con le maggiori forze in gioco. Anche a mano, agendo sul bariletto il movimento era un po' stentato.

Allora ho proceduto ad inserire due boccole all'asse della prima ruota: foratura, allargamento manuale con alesatore fino a che la ruota girava bene, poi ho riprovato ma il collegamento sembrava un po' ingessato e duro. Allora nuovo lavoro di alesatore e nuova prova già più soddisfacente. Ho notato che la prima ruota era anche quasi priva di gioco assiale ed ho deciso di dargliene un po' abbassando una sua spalla al tornio. Messa al tornio si è evidenziata una certa eccentricità, per cui ho corretto anche l'assialità dei due pivot fino a un valore di eccentricità inferiore al decimo.

Poi nuova prova, molto soddisfacente e quindi ho rimontato il tutto.... Però, a questo punto ho notato questo segno indicato in foto dalla freccia rossa (che quando ho revisionato il movimento non c'era) ><><><
DSCF0098p.jpg
DSCF0098p.jpg (277.87 KiB) Visto 1742 volte
immagino che capirete facilmente di cosa si tratti, ma mi diverto anche io a lasciarlo in sospeso a mo' di facile indovinello ... :(): ><><><

Insomma probabilmente il problema era tutto lì, in realtà ... comunque avere messo un paio di boccole e raddrizzato bene l'asse non può avergli fatto male ""=="" .

Ora va da una decina di minuti, ampiezza di oscillazione 16mm e non tende più ad impuntarsi o fermarsi... vediamo se dura.

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carlo
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da carlo »

guidomaria ha scritto: >>><<<
Allora ho proceduto ad inserire due boccole all'asse della prima ruota: foratura, allargamento manuale con alesatore fino a che la ruota girava bene, poi ho riprovato ma il collegamento sembrava un po' ingessato e duro. Allora nuovo lavoro di alesatore e nuova prova già più soddisfacente. Ho notato che la prima ruota era anche quasi priva di gioco assiale ed ho deciso di dargliene un po' abbassando una sua spalla al tornio.

Se il gioco assiale era corretto prima dell'intervento dell'impianto di 2 boccole , ci sarebbe da pensare che non hai spinto completamente in posto una di esse: il correggerne la loro posizione sarebbe stato più semplice rispetto a "toccare" la spalla del pivot... [[]
guidomaria ha scritto:Messa al tornio si è evidenziata una certa eccentricità, per cui ho corretto anche l'assialità dei due pivot fino a un valore di eccentricità inferiore al decimo. >>><<<
Non spieghi in che modo ""=="" ...tornendo i pivot o semplicemente raddrizzandoli ""==""

Mi sembra che la parte attiva della sospensione sia eccessivamente lunga. Sicuro che essa sia montata correttamente o che sia una appropriata?

Per quanto riguarda il segno sul bariletto...una spina che striscia su di esso? ""=="" ""==""

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Re: Un caso disperato?

Messaggio da sobas66 »

...come si suol dire...."una spina sul fianco".... :-D

Ciao
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Re: Un caso disperato?

Messaggio da guidomaria »

No Carlo, il gioco era quasi inesistente anche prima ... non so perchè. Le boccole sono assolutamente a filo con la superficie interna delle platine. Anche ora il gioco è molto piccolo, ma non nullo.

Per quanto riguarda la correzione è una attenta e controllata raddrizzatura, non una tornitura. Il tornio serve solo come strumento. Afferro l'asse da un pivot (con una pinza W20 adeguata) e pongo un comparatore all'altra estremità (non sul pivot, ma poco prima). Poi giro lentamente l'asse e vedo di quanto fluttua il comparatore. In questo caso circa 5 decimi, ma ho trovato in passato eccentricità anche maggiori. Fermo l'asse al massimo dello scostamento verso l'alto e con dei colpetti delicatissimi tramite un oggetto metallico come una chiave, cerco di abbassare di metà la lettura al comparatore. Di solito ripetendo tre volte la successione misura-abbassamento, riesco a scendere sotto il decimo ... anche fino a 2-3 centesimi.

Poi ripeto l'operazione dall'altra parte. Dopo questo processo l'asse gira perfettamente centrato e l'attrito al pivot scompare. Il rischio è di spezzare il pivot, cosa che mi è successa solo una volta, ma il rischo c'è.

La sospensione è lunga, ma era l'unica che avevo con le altre dimensioni corrette ""==""

Infine, sì. il segno era la spina che si vede al di sopra del bariletto che si opponeva al suo movimento facendo fermare l'orologio (per cui in realtà le boccole probabilmente non servivano).

In questo momento ho un impulso costante e decente, ma non è quello corretto. Infatti per avere il massimo dell' impulso i due semicilinfri dovrebbero essere girati in modo che il prolungamento della parte piana passi per l'asse della RdS. Solo in questo caso si sfrutta completamente il quarto di circonferenza sul quale il dente esercita l'impulso, che è massimo negli ultimi istanti. Invece nel mio caso questo condizione è rispettata per la leva di uscita, ma non per la leva di entrata, il cui piano punta più in basso e quindi mi perdo una piccola parte di impulso (però la più sostanziosa). D'altronde non posso ruotar ulteriormente verso l'alto il piano, perchè c'è poca tolleranza tra lo spigolo di questo ed il dente che entra e richierei l'impuntamento tra dente e spigolo a causa di quei decimi di lunghezza del dente che sono stato costretto a tornire con la conseguenza di dover avvicinare tra loro le due leve per avere un impulso decente.

Comunque devo dire che è stato, fin qui un lavoro, forse inutile (non ho in mente una utilizzaizone per questo movimento), ma molto istruttivo ed interessante.

Ora passerò a rimontare la suoneria e avedere che difficoltà presenta la messa in fase.

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Re: Un caso disperato?

Messaggio da carlo »

guidomaria ha scritto: Per quanto riguarda la correzione è una attenta e controllata raddrizzatura, non una tornitura. Il tornio serve solo come strumento. Afferro l'asse da un pivot (con una pinza W20 adeguata) e pongo un comparatore all'altra estremità (non sul pivot, ma poco prima). Poi giro lentamente ...... >>><<<
E' la stessa tecnica che uso io, ma, per mio fortuna possedendolo, lo faccio sul S70 con il quale, con il corredo completo di pinze W12 con incrementi di 1/10 di mm., è possibile serrare il pivot con maggiore accuratezza.
guidomaria ha scritto:La sospensione è lunga, ma era l'unica che avevo con le altre dimensioni corrette ""==""
credo che la cosa importante sia rendersene conto [[]
guidomaria ha scritto:Comunque devo dire che è stato, fin qui un lavoro, forse inutile (non ho in mente una utilizzaizone per questo movimento), ma molto istruttivo ed interessante.
Ora passerò a rimontare la suoneria e a vedere che difficoltà presenta la messa in fase.
Su questo sono molto in sintonia con te: avendo l'opportunità di intervenire sugli orologi ed, alla fin fine, senza interessi di carattere monetari, ogni esperienza acquisita si tramuta in puro piacere... :lol: :lol:
Non riesco ad immaginare quale diffioltà potrai mai incontrare nel mettere in fase la suoneria.... :lol: :lol:

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Re: Un caso disperato?

Messaggio da toni »

...leggendo i vostri post capisco cosa doveva provare Salieri quando ascoltava Mozart >2<£
cordialità
Toni

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