Posso dire la mia, io farei un incastro tipo quello che si usa per le canne da pesca che credo sia quello che consiglia Carlo, per facilità di realizzo e per tenuta dovrebbe essere la cosa migliore (tipo prolunghe delle tiges per orologi)carlo ha scritto:L'accoppiamneto a pressione più banale che mi viene in mente è quello fra una boccola Bergeon e la platina. Una minuscola differenza fra i diametri ed un accoppiamneto di buona resistenza meccanica è assicurato.pendolum ha scritto: Per accoppiamento a pressione intendi un accoppiamento con incastri e spine?
Quello di cui ti posso parlare è la mia esperienza personale.pendolum ha scritto:Nel caso delle due palette come potrei fare un incastro a pressione? dovrei fare un asse leggermente conico e forzare le palette (con fori di diametro diverso) sull'asse?
Non eseguo MAI accoppiamenti come li hai descritti ( asse leggermente conico) in quanto diventa indeterminata la posizione in cui il componente con il foro conico andrà a collocarsi lungo l'asse conico. Non so se mi sono spiegato. Così come lo hai descritto, anche con una piccolissima differenza sui diametri c'è il rischio che l'accoppiamneto risulti saldo in un punto "molto più avanti", lungo l'asse, rispetto a quello che desideri.
Io preferisco sempre un accoppiamento cilindrico, riducendo eventualmente il diametro dell'asse ( per consentire un facile scorrimento del componente da fissare) nella zona non interessata all'accopiamento.
Cordialità.
Carlo
calendario da museo?
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Re: calendario da museo?
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Re: calendario da museo?
In attesa di postare altre foto e di proseguire con gli interventi di restauro ho iniziato i lavaggi.
Prima ultrasuoni con liquido sgrassante Chante Clair per tutti i pezzi (escluse le platine che non entravano nella vasca).
Poi Tibi a mano per disossidare meglio.
Infine Duraglit per lucidare l'ottone e grattabugie per togliere la ruggine dall'acciaio.
Purtroppo altri interventi poco felici del Naymoli sono venuti fuori . Appena ho tempo documenterò con qualche foto.
Sulle platine il Naymoli, oltre alle punzonate per stringere qualche foro ovalizzato, ha lasciato una quantità di graffi assolutamente gratuiti che non so se lasciare o rimuovere. Parecchi, però, sono profondi e non vorrei mangiare troppo ottone dalle platine.
Una domanda: secondo voi le molle dei cricchi e le leve della suoneria originariamente erano blu o no? Non sono riuscito a capire se il blu è stato tolto dal Nymoli per togliere la ruggine o se non erano blu dall'origine.
Mi sono fatto coraggio ed ho estratto le molle dai bariletti.
Anche se hanno praticamente tutte spire permanenti sembrano ancora dotate di una discreta forza.
Appena posso posto le foto così mi direte se, secondo voi, vanno sostituite. Sempre che se ne trovino in fornitura di così grandi.
La paura è che se ne compro di nuove sarà forse impossibile rimetterle a mano nei bariletti. :cry:
A presto.
Prima ultrasuoni con liquido sgrassante Chante Clair per tutti i pezzi (escluse le platine che non entravano nella vasca).
Poi Tibi a mano per disossidare meglio.
Infine Duraglit per lucidare l'ottone e grattabugie per togliere la ruggine dall'acciaio.
Purtroppo altri interventi poco felici del Naymoli sono venuti fuori . Appena ho tempo documenterò con qualche foto.
Sulle platine il Naymoli, oltre alle punzonate per stringere qualche foro ovalizzato, ha lasciato una quantità di graffi assolutamente gratuiti che non so se lasciare o rimuovere. Parecchi, però, sono profondi e non vorrei mangiare troppo ottone dalle platine.
Una domanda: secondo voi le molle dei cricchi e le leve della suoneria originariamente erano blu o no? Non sono riuscito a capire se il blu è stato tolto dal Nymoli per togliere la ruggine o se non erano blu dall'origine.
Mi sono fatto coraggio ed ho estratto le molle dai bariletti.
Anche se hanno praticamente tutte spire permanenti sembrano ancora dotate di una discreta forza.
Appena posso posto le foto così mi direte se, secondo voi, vanno sostituite. Sempre che se ne trovino in fornitura di così grandi.
La paura è che se ne compro di nuove sarà forse impossibile rimetterle a mano nei bariletti. :cry:
A presto.
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Re: calendario da museo?
Ragionevolmente, penserei di sì ( che fossero blu).pendolum ha scritto: Una domanda: secondo voi le molle dei cricchi e le leve della suoneria originariamente erano blu o no? Non sono riuscito a capire se il blu è stato tolto dal Nymoli per togliere la ruggine o se non erano blu dall'origine.
É un lavoro infame, ma con pazienza e tanta determinazione puoi riuscirci.....pendolum ha scritto: Mi sono fatto coraggio ed ho estratto le molle dai bariletti.
Appena posso posto le foto così mi direte se, secondo voi, vanno sostituite. Sempre che se ne trovino in fornitura di così grandi.
La paura è che se ne compro di nuove sarà forse impossibile rimetterle a mano nei bariletti. :cry:
Anche con una estrapade , se non hai il corrispondente bariletto-cilindro delle giuste dimensioni per la grande molla di carica, potresti fare ben poco.
Cordialità.
Carlo
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Re: calendario da museo?
Come temevo..... :cry:
Parlato con 3 fornituristi ed il massimo che hanno sono molle alte 27x0,4 o 27x0,6.
Quelle che erano montate sono da 28x0,5.
Inoltre sono quasi certo che nel bariletto più grande fosse originariamente montata una molla più alta. Quella attuale è di qualche mm più bassa del bordo del bariletto.
Appena posso faccio foto così potrete consigliarmi se lasciare le molle attuali (anche in considerazione del limitatore di carica) o sostituirle con quelle che si avvicinano di più.
Parlato con 3 fornituristi ed il massimo che hanno sono molle alte 27x0,4 o 27x0,6.
Quelle che erano montate sono da 28x0,5.
Inoltre sono quasi certo che nel bariletto più grande fosse originariamente montata una molla più alta. Quella attuale è di qualche mm più bassa del bordo del bariletto.
Appena posso faccio foto così potrete consigliarmi se lasciare le molle attuali (anche in considerazione del limitatore di carica) o sostituirle con quelle che si avvicinano di più.
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Re: calendario da museo?
Se non sono iper cotte dapo una bella lavata rimonterei le sue, in alternativa la 27x0.6 potrebbe svolgere la stessa forza abbassi l'altezza ma compensa con lo spessorependolum ha scritto:Come temevo..... :cry:
Parlato con 3 fornituristi ed il massimo che hanno sono molle alte 27x0,4 o 27x0,6.
Quelle che erano montate sono da 28x0,5.
Inoltre sono quasi certo che nel bariletto più grande fosse originariamente montata una molla più alta. Quella attuale è di qualche mm più bassa del bordo del bariletto.
Appena posso faccio foto così potrete consigliarmi se lasciare le molle attuali (anche in considerazione del limitatore di carica) o sostituirle con quelle che si avvicinano di più.
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Re: calendario da museo?
Si se non fosse per il fatto che già le attuali sono un po' più basse del dovuto e portando l'altezza a 27 della molla del tempo (quella con il bariletto più alto) temo possa "sciacquare" nel bariletto urtando il coperchio.in alternativa la 27x0.6 potrebbe svolgere la stessa forza abbassi l'altezza ma compensa con lo spessore
Ci penserò su. :roll:
Intanto sto lavorando su una delle leve della suoneria (quella spezzata e risaldata). A breve le foto.
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Re: calendario da museo?
Hai provato qua http://www.medmaw.com/cgi-bin/medmaw/me ... l_name=mukpendolum ha scritto:Come temevo..... :cry:
Parlato con 3 fornituristi ed il massimo che hanno sono molle alte 27x0,4 o 27x0,6.
.
seleziona "the driving force" e digita "main spring" poi vai avanti di 4 o 5 pagine.
Cordialità.
Carlo
PS Ieri ne ho ordinate 4 di molle in catalogo
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Re: calendario da museo?
Prova a misurare qunto è fondo il bariletto "ore"(che capacità ha) per capire che molla dovrebbe poter ospitare.
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Re: calendario da museo?
Dopo un'analisi più approfondita dell'opera del Naymoli sto cominciando a perdere quella mia signorile benevolenza e comprensione nei suoi confronti che tanto Carlo aveva apprezzato in me.
Il fatto è che, anche sforzandomi di considerare l'eventualità di poveri mezzi a sua disposizione, mi sto trovando a dover rifare daccapo le sue riparazioni con mezzi che non sono poi tanto diversi dai suoi.
Tanto per cominciare sto osservando un ricorso esagerato alla saldatura che, seppure ha svolto funzionalmente il suo lavoro, ha deturpato con abbondanza di grumi di stagno o argentana un bel movimento che aveva già un centinaio d'anni quando ci mise mano lui. Anche l'aspetto estetico avrebbe dovuto essere salvaguardato, magari con saldature più discrete.
Ma andiamo con ordine.
LEVA TASTATRICE della chiocciola dei quarti.
Appena smontato il movimento la debole saldatura a stagno è saltata decapitando la leva.
Prima domanda; come ha fatto a rompersi una leva che non è in alcun modo sollecitata da forze significative? l'asse che la leva sospinge è appoggiato su una debolissima molla.
L'unica spiegazione (che per il Naymoli potrebbe essere infamente) è che nello sfilare la chiocciola non si siano accorti che avrebbero dovuto prima smontare le leve tastatrici. Altrimenti tirando la chiocciola si solleva la coda della leva e la testa viene premuta con forza sulla platina rompendosi.
Comunque, a danno fatto, riparare il tutto con una vistosa saldatura tra i due monconi a contatto equivarrebbe ad usare oggi della colla bicomponente.
Io, invece, più o meno con gli stessi attrezzi che aveva a disposizione il Naymoli, ho operato così:
Dopo aver eliminato lo stagno dai due monconi usando una lama, ho praticato una gola parallela al piano della platina su entrambe le estremità. Visto il modesto spessore della leva (neanche 2,5mm) non ho potuto usare i dischi del Dremel (troppo grossi) ed ho usato una seghetta a mano che pratica un taglio di 0,5mm di larghezza.
Dopo qualche ora di lavoro i due pezzi si presentavano così:
Inserita una lastrina dello stesso spessore nella gola ricavata, ho praticato con molta pazienza due fori da 0,6.
Temendo che la forzatura di due spine in acciaio potesse rompere la leva, ho preferito non rischiare inserendo nei due fori due coppiglie di ottone che ho poi tagliato e ribattuto.
Successivamente, con un saldatore, ho usato lo stagno come "filler" per riempire le fessure che l'imprecisione del mio lavoro aveva lasciato e per dare maggiore rigidità alla struttura ottenuta.
Questo è il risultato che avrebbe potuto ottenere il Naymoli nel 1894, risparmiando a me il lavoro .
Ecco i 4 lati:
Ora credo che sia come robustezza che come estetica sia tutta un'altra cosa!!!
MARTELLO SVEGLIA
Anche qui il gambo di ottone del martello a T della sveglia era evidentemente lento. Che problema c'è. Un bel grumo di stagno e via andare....
Tolto lo stagno e ribattuto il gambo. Ora il martello è ben saldo ugualmente ma si può anche guardare :wink: .
Prima:
Dopo
LEVA DI ARRESTO/avvio suoneria sveglia
Qui la situazione era più grave. Non so come sia avvenuta la frattura ma praticamente sotto una abbondante saldatura ad argentana ho scoperto che l'asse della leva in questione era spezzato a metà in corrispondenza del foro che avrebbe dovuto ospitare il perno della leva. E la leva non aveva più il perno.
In sostanza i 3 pezzi sono stati saldati semplicemente mettendo in contatto le loro superfici nel punto della frattura.
Tra l'altro i due pezzi dell'asse erano vistosamente non allineati.
Come ho operato io:
Liberati e ripuliti i pezzi dalla saldatura, con il tornio ho leggermente ridotto il diametro dei due pezzi dell'asse in corrispondenza della frattura.
Ricavato poi un manicotto da un pezzo di vite tubolare ho adattato i diametri esterno/inerno in modo da poter conficcare a pressione i due pezzi dell'asse, ora finalmente allineati. Ho poi verificato tra le platine la lunghezza dell'asse giuntato ed ho dovuto mangiarne un po' in corrispondenza di un pivot per ripristinarne la lunghezza originale.
Ho poi preso la misura del perno della ruota caterina della sveglia ed in corrispondenza, sull'asse appena giuntato, ho praticato un foro passante.
Anche sulla leva ho praticato un foro sulla superficie della frattura e vi ho conficcato a forza un perno.
Dopo aver allargato un'estremità del foro passante per accogliere il quadro della leva ho inserito il perno della leva sull'asse fino a che anche il quadro della leva venisse accolto nel manicotto.
Dal lato opposto ho tagliato la parte eccedente di perno e la ho ribattuta.
Anche qui ho usato lo stagno come filler e la struttura a T ora è robusta e rigida.
Ed ecco il risultato:
Certo ci sarebbe voluto meno a rifare l'asse anzichè giuntarlo con un manicotto...se avessi avuto un carro croce. :cry:
Una considerazione:
Prima di fare il foro passante ne ho dovuto determinare approssimativamente l'inclinazione perchè l'asse che ho giuntato ha un quadro all'estremità (lato platina anteriore) per portare la leva tastatrice della ruota di settaggio della sveglia.
Per una regolazione precisa dell'arresto/avvio sveglia dovrò agire, a movimento montato, sulle pieghe della leva tastatrice.
Per ora mi fermo qui e vi lascio conun quesito:
Secondo voi lo ho lasciato così questo bel chiodino del Naymoli?
Alla prossima :wink:
Il fatto è che, anche sforzandomi di considerare l'eventualità di poveri mezzi a sua disposizione, mi sto trovando a dover rifare daccapo le sue riparazioni con mezzi che non sono poi tanto diversi dai suoi.
Tanto per cominciare sto osservando un ricorso esagerato alla saldatura che, seppure ha svolto funzionalmente il suo lavoro, ha deturpato con abbondanza di grumi di stagno o argentana un bel movimento che aveva già un centinaio d'anni quando ci mise mano lui. Anche l'aspetto estetico avrebbe dovuto essere salvaguardato, magari con saldature più discrete.
Ma andiamo con ordine.
LEVA TASTATRICE della chiocciola dei quarti.
Appena smontato il movimento la debole saldatura a stagno è saltata decapitando la leva.
Prima domanda; come ha fatto a rompersi una leva che non è in alcun modo sollecitata da forze significative? l'asse che la leva sospinge è appoggiato su una debolissima molla.
L'unica spiegazione (che per il Naymoli potrebbe essere infamente) è che nello sfilare la chiocciola non si siano accorti che avrebbero dovuto prima smontare le leve tastatrici. Altrimenti tirando la chiocciola si solleva la coda della leva e la testa viene premuta con forza sulla platina rompendosi.
Comunque, a danno fatto, riparare il tutto con una vistosa saldatura tra i due monconi a contatto equivarrebbe ad usare oggi della colla bicomponente.
Io, invece, più o meno con gli stessi attrezzi che aveva a disposizione il Naymoli, ho operato così:
Dopo aver eliminato lo stagno dai due monconi usando una lama, ho praticato una gola parallela al piano della platina su entrambe le estremità. Visto il modesto spessore della leva (neanche 2,5mm) non ho potuto usare i dischi del Dremel (troppo grossi) ed ho usato una seghetta a mano che pratica un taglio di 0,5mm di larghezza.
Dopo qualche ora di lavoro i due pezzi si presentavano così:
Inserita una lastrina dello stesso spessore nella gola ricavata, ho praticato con molta pazienza due fori da 0,6.
Temendo che la forzatura di due spine in acciaio potesse rompere la leva, ho preferito non rischiare inserendo nei due fori due coppiglie di ottone che ho poi tagliato e ribattuto.
Successivamente, con un saldatore, ho usato lo stagno come "filler" per riempire le fessure che l'imprecisione del mio lavoro aveva lasciato e per dare maggiore rigidità alla struttura ottenuta.
Questo è il risultato che avrebbe potuto ottenere il Naymoli nel 1894, risparmiando a me il lavoro .
Ecco i 4 lati:
Ora credo che sia come robustezza che come estetica sia tutta un'altra cosa!!!
MARTELLO SVEGLIA
Anche qui il gambo di ottone del martello a T della sveglia era evidentemente lento. Che problema c'è. Un bel grumo di stagno e via andare....
Tolto lo stagno e ribattuto il gambo. Ora il martello è ben saldo ugualmente ma si può anche guardare :wink: .
Prima:
Dopo
LEVA DI ARRESTO/avvio suoneria sveglia
Qui la situazione era più grave. Non so come sia avvenuta la frattura ma praticamente sotto una abbondante saldatura ad argentana ho scoperto che l'asse della leva in questione era spezzato a metà in corrispondenza del foro che avrebbe dovuto ospitare il perno della leva. E la leva non aveva più il perno.
In sostanza i 3 pezzi sono stati saldati semplicemente mettendo in contatto le loro superfici nel punto della frattura.
Tra l'altro i due pezzi dell'asse erano vistosamente non allineati.
Come ho operato io:
Liberati e ripuliti i pezzi dalla saldatura, con il tornio ho leggermente ridotto il diametro dei due pezzi dell'asse in corrispondenza della frattura.
Ricavato poi un manicotto da un pezzo di vite tubolare ho adattato i diametri esterno/inerno in modo da poter conficcare a pressione i due pezzi dell'asse, ora finalmente allineati. Ho poi verificato tra le platine la lunghezza dell'asse giuntato ed ho dovuto mangiarne un po' in corrispondenza di un pivot per ripristinarne la lunghezza originale.
Ho poi preso la misura del perno della ruota caterina della sveglia ed in corrispondenza, sull'asse appena giuntato, ho praticato un foro passante.
Anche sulla leva ho praticato un foro sulla superficie della frattura e vi ho conficcato a forza un perno.
Dopo aver allargato un'estremità del foro passante per accogliere il quadro della leva ho inserito il perno della leva sull'asse fino a che anche il quadro della leva venisse accolto nel manicotto.
Dal lato opposto ho tagliato la parte eccedente di perno e la ho ribattuta.
Anche qui ho usato lo stagno come filler e la struttura a T ora è robusta e rigida.
Ed ecco il risultato:
Certo ci sarebbe voluto meno a rifare l'asse anzichè giuntarlo con un manicotto...se avessi avuto un carro croce. :cry:
Una considerazione:
Prima di fare il foro passante ne ho dovuto determinare approssimativamente l'inclinazione perchè l'asse che ho giuntato ha un quadro all'estremità (lato platina anteriore) per portare la leva tastatrice della ruota di settaggio della sveglia.
Per una regolazione precisa dell'arresto/avvio sveglia dovrò agire, a movimento montato, sulle pieghe della leva tastatrice.
Per ora mi fermo qui e vi lascio conun quesito:
Secondo voi lo ho lasciato così questo bel chiodino del Naymoli?
Alla prossima :wink:
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Re: calendario da museo?
Ovviamente non potevo lasciarlo così. :roll:
Quindi, tolto il chiodino, ho ritagliato una lastra di 2mm di spessore per ricavarci un perno che ho arrotondato con le lime.
Poi, dopo averlo conficcato nel foro, tagliato sul lato opposto e ribattuto, mi sono ispirato all'arpione della leva gemella (foto seguente)...
Ed ho cominciato a sagomare il nuovo:
Ecco il risultato:
Vi sembra almeno un po' somigliante?
E per stanotte è veramente tutto. :wink:
Quindi, tolto il chiodino, ho ritagliato una lastra di 2mm di spessore per ricavarci un perno che ho arrotondato con le lime.
Poi, dopo averlo conficcato nel foro, tagliato sul lato opposto e ribattuto, mi sono ispirato all'arpione della leva gemella (foto seguente)...
Ed ho cominciato a sagomare il nuovo:
Ecco il risultato:
Vi sembra almeno un po' somigliante?
E per stanotte è veramente tutto. :wink:
- carlo
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Re: calendario da museo?
ma non me la voglio cavare in modo così semplice.
Credo che hai fatto veramente un ottimo lavoro e se il tuo giudizio verso il Naymoli sta lentamente scivolando verso una ormai manifesta più bassa considerazione, di te tutto si può dire di te eccetto il fatto che puoi essere elencato fra degli Orologikani.pendolum ha scritto:Dopo un'analisi più approfondita dell'opera del Naymoli sto cominciando a perdere quella mia signorile benevolenza e comprensione nei suoi confronti che tanto Carlo aveva apprezzato in me
Complimenti per l'inventiva e per la capacità di realizzare quanto ne deriva.
A questo punto, di diritto, sotto alla firma dei Naymoli, dovrai apporre la tua....
Cordialità.
Carlo
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Re: calendario da museo?
Appoggio l'iniziativa, anche perchè, caro pendolum se il famigerato sig. Naymoli non firmava la restaurazione.... :roll: non avresti saputo con chi prendertelacarlo ha scritto:
A questo punto, di diritto, sotto alla firma dei Naymoli, dovrai apporre la tua....
Cordialità.
Carlo
ciao Daniele
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Re: calendario da museo?
si si firna e data tra cent'anni parleranno di te :shock:
Renato,
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Re: calendario da museo?
remario ha scritto:si si firna e data tra cent'anni parleranno ....BENISSIMO di te :shock:
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Re: calendario da museo?
Nonostante una settimana piena di influenza qualche lavoretto sono riuscito a farlo.
In particolare ho preso il coraggio ed una lastra da 3mm di spessore ed ho iniziato a tagliare.
Avrete capito che si tratta della verga. Inserita la barretta nella morsa ho eseguito la rotazione di una delle palette.
Primo sbozzo con la lima a mano poi, nel tornio, non avendo il carro croce, sempre con la lima per dare una forma tondeggiante alla barra quadra.
Poi con i bulini per i perni.
Infine, usando il disco divisore integrato nel tornio, ho limato il quadro che porta il martello.
Poi, con la lima ho portato a misura le palette ed ho ricavato la gola presente sulla verga originale.
Lucidato con feltro e pasta non mi resta che temprare.
E' molto rozza ma ci somiglia?
Purtroppo, a mio parere, ci somiglia troppo!!!!
Sono stato infatti un idiota (spero sia stata l'influenza a ottenebrarmi ) ed ho copiato la verga vecchia senza controllare se il Naymoli, oltre a ripararla, la avesse modificata. :oops:
E purtroppo è stato così, infatti il perno inferiore e la porzione di asse soprastante, erano state assottigliate esageratamente ed ora la nuova verga ha l'asse nella parte inferiore che imbocca nel foro del ponte. :cry: :cry: :cry:
Ora non rimane che rifare la verga. :cry:
Passando ad altro vi mostro le molle:
Che dite? sono da cambiare? :cry:
In particolare ho preso il coraggio ed una lastra da 3mm di spessore ed ho iniziato a tagliare.
Avrete capito che si tratta della verga. Inserita la barretta nella morsa ho eseguito la rotazione di una delle palette.
Primo sbozzo con la lima a mano poi, nel tornio, non avendo il carro croce, sempre con la lima per dare una forma tondeggiante alla barra quadra.
Poi con i bulini per i perni.
Infine, usando il disco divisore integrato nel tornio, ho limato il quadro che porta il martello.
Poi, con la lima ho portato a misura le palette ed ho ricavato la gola presente sulla verga originale.
Lucidato con feltro e pasta non mi resta che temprare.
E' molto rozza ma ci somiglia?
Purtroppo, a mio parere, ci somiglia troppo!!!!
Sono stato infatti un idiota (spero sia stata l'influenza a ottenebrarmi ) ed ho copiato la verga vecchia senza controllare se il Naymoli, oltre a ripararla, la avesse modificata. :oops:
E purtroppo è stato così, infatti il perno inferiore e la porzione di asse soprastante, erano state assottigliate esageratamente ed ora la nuova verga ha l'asse nella parte inferiore che imbocca nel foro del ponte. :cry: :cry: :cry:
Ora non rimane che rifare la verga. :cry:
Passando ad altro vi mostro le molle:
Che dite? sono da cambiare? :cry: