Castelli in aria...

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pendolum
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Re: Castelli in aria...

Messaggio da pendolum »

Grazie Carlo.
Appena riesco leggerò l'articolo che hai postato.

Comunque volevo sintetizzare cosa ho dedotto dai miei tentativi di dimensionamento del treno, così da lasciare qualche spunto di riflessione per chi volesse cimentarsi in questa impresa.

Quando chiedevo inizialmente a Carlo quale è il metodo per dimensionare il treno intendevo proprio ciò che è emerso da questi primi ragionamenti.
In mancanza di suggerimenti sulla corretta metodologia mi ero mosso così:

Avevo iniziato a dimensionare il treno a partire dalla ruota centro, che deve compiere 1 g/h, e da una lunghezza "orientativa" del pendolo. Da lì ero andato verso lo scappamento stabilendo arbitrariamente i rapporti di ingranamento e facendo in modo che una delle ruote facesse 1g/m (ruota secondi). Una volta arrivato allo scappamento e valutato il rapporto totale di riduzione dell'intero treno, ho stabilito la lunghezza esatta del pendolo per far coincidere i g/h della ruota di scappamento (derivanti dal rapporto totale di riduzione) con i g/h derivanti alla ruota di scappamento dalla lunghezza del pendolo. Questo metodo non conduce a dimensionamenti errati ma, oltre ad essere più macchinoso, non tiene conto del corretto avanzamento dell'indice dei secondi.

Infatti il commento di Carlo sull'avanzamento dell'indice dei secondi (che non avevo considerato come vincolo) mi ha fatto capire che occorreva procedere al contrario.

Quindi il modo (credo corretto) che ho seguito stamattina per riprogettare il treno è stato:
Partire dal pendolo imponendone la lunghezza in modo da far compiere alla ruota di scappamento un numero "intero" di giri (senza decimali). Procedere a ritroso a stabilire gli ingranamenti per la ruota secondi (che a questo punto avanzerà con multipli esatti di secondo visto che il pendolo è stato dimensionato per questo) e poi fino alla ruota centro. Infine il passo successivo è dimensionare la durata della carica (scegliendo il rapporto di riduzione dal pignone della ruota centro al rocchetto e la corsa dei pesi) e l'energia motrice necessaria (dimensionando i pesi e stabilendo le perdite di energia lungo il treno).

In realtà questo modo di procedere, che è decisamente più semplice, ha influenzato solo il dimensionamento dalla ruota di scappamento fino alla ruota secondi (2 ruote) in quanto dalla ruota secondi alla ruota centro non cambiano i rapporti di riduzione. E nemmeno, ovviamente, sulla parte relativa alla trasmissione di energia motrice.

Quindi, e qui chiedo ancora l'aiuto di Carlo, rimane da dimensionare correttamente l'energia motrice per muovere un treno di quel tipo. Esistono formule in questo senso? Mi pare, ad es. che si possa ragionare su come variano i Momenti al diminuire della riduzione dei giri e dei diametri delle ruote. Insomma mi piacerebbe capire:

1) se 4Kg sono troppi o sono pochi per quel treno
2) se la ruota da 220 denti può materialmente ingranare bene con un pignone a 6 ali (e se possono essere tagliati con modulo 0,55)
3) se il diametro dei pivot, che risulta "obbligato" dal modulo 0,55 e dal n. di ali dei pignoni, è sufficiente per reggere ai carichi in gioco lungo il treno e se gli attriti che ne derivano richiedono accorgimenti particolari (rubini, cuscinetti, ecc...)
4) se e come è possibile aggiungere un sistema che mantiene la marcia durante la rimonta dei pesi. Mi pare che aggiungendo una ruota cricco con denti di sega finissimi in aggiunta ad un paio di mollette possa svolgere questa funzione, ma non ho ben capito dove ancorare le molle e come dimensionarle.

Risolto questo mi metterò a riflettere sugli accorgimenti necessari per lo scappamento e poi, risolto lo scappamento, sulla disposizione della minuteria e degli indici sui quadranti. Infine, risolto tutto questo (semmai lo risolverò ""=="" ) mi metterò a disegnare le platine e i dettagli architetturali ed estetici...

Grazie per i suggerimenti

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carlo
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Re: Castelli in aria...

Messaggio da carlo »

pendolum ha scritto:Quindi, e qui chiedo ancora l'aiuto di Carlo, rimane da dimensionare correttamente l'energia motrice per muovere un treno di quel tipo. Esistono formule in questo senso?Mi pare, ad es. che si possa ragionare su come variano i Momenti al diminuire della riduzione dei giri e dei diametri delle ruote.
Probabilmente esistono, ma penso che abbiano una valenza solo teorica in quanto gli attriti di ciascun orologio sono differenti gli uni dagli 'altri e credo che siano difficilmente quantificabili: quindi una formula che vada bene per tutto non potrebbe essere una valida.
pendolum ha scritto:Insomma mi piacerebbe capire:

1) se 4Kg sono troppi o sono pochi per quel treno
mi sembra ch hai previsto un rimando e quindi dovrai tener presente che la forza motrice disponibile sarà dimezzata in un colpo solo $£"&&
2) se la ruota da 220 denti può materialmente ingranare bene con un pignone a 6 ali (e se possono essere tagliati con modulo 0,55)
Ricordo di aver tagliato una ruota con un ben ben maggior numero di denti (mod 0.6) e di non aver avuto nessun problema di ingranamento.
3) se il diametro dei pivot, che risulta "obbligato" dal modulo 0,55 e dal n. di ali dei pignoni, è sufficiente per reggere ai carichi in gioco lungo il treno e se gli attriti che ne derivano richiedono accorgimenti particolari (rubini, cuscinetti, ecc...)
Anche se la cosa non è collegata alla tua domanda non riesco a capire la tua ostinazione nel voler usare una ruota con 220 denti che, diciamolo, esteticamente non dovrebbe essere il massimo per un orologio scheletrato....ma questo secondo una mia valutazione tutta personale . Penso che dovresti rinunciare a qualcosa circa le specifiche che ti sei imposto e addivenire a qualche compromesso....ma concordo anche che non sono affari miei.... ""=="" ""==""

Non ho sottomano le tabelle per determinare il "root diameter" ma quasi sicuramente dovrebbe essere garantito un adeguato diametro del pivot anche per un pignone con 6 ali che ingrani con la "prima ruota di potenza"

Più il treno si allunga, ed il treno che tu hai previsto ha ben 5 assi che sono una enormità se confrontati con quelli che ha un regolatore , risulta evidente maggiore è la dispersione di energia per attriti e quindi oltre a pivot sottilissimi dovresti pensare, almeno credo, anche a dei rubini.


4) se e come è possibile aggiungere un sistema che mantiene la marcia durante la rimonta dei pesi. Mi pare che aggiungendo una ruota cricco con denti di sega finissimi in aggiunta ad un paio di mollette possa svolgere questa funzione, ma non ho ben capito dove ancorare le molle e come dimensionarle.
C'è più di un sistema per ottenere il "mantenimento di carica". Ne discuteremo quando disegnerai il progetto per accingerti a costruirlo.... [[] [[]

Risolto questo mi metterò a riflettere sugli accorgimenti necessari per lo scappamento e poi, risolto lo scappamento, sulla disposizione della minuteria e degli indici sui quadranti. Infine, risolto tutto questo (semmai lo risolverò ""=="" ) mi metterò a disegnarele platine e i dettagli architetturali ed estetici...
Le platine durante la costruzione dovranno essere di forma rettangolare per consentirti di aggiungere dove vuoi componenti che potresti aver dimenticato di progettare... [[] ....la forma estetica, come giustamente sostieni, sarà l'ultima alla quale pensare [[]
Cordialità.
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Re: Castelli in aria...

Messaggio da pendolum »

Grazie Carlo.

Si, ho considerato che dei 4kg saranno solo 2 a "tirare la carretta". Ma la mia domanda rimane. Saranno sufficienti? Oltre al problema attriti (che, come giustamente dici) non è valutabile teoricamente, credo ci sia una perdita di energia sull'ultima ruota legata ai rapporti di riduzione. Questa credo dovrebbe essere calcolata teoricamente pur consapevole che poi di questa energia solo una parte compirà il lavoro. Ma se dal calcolo teorico dovesse emergere che questa energia è già insufficiente a prescindere dagli attriti occorre trovare altre soluzioni...

Ma la ruota a molti denti che hai tagliato ingranava con un pignone a 6 ali? Te lo chiedo perché mi pare di aver letto da qualche parte che il pignone a 6 ali (per come sono fatte le frese a modulo) ha difficoltà di ingranamento su ruote a molti denti. Ma forse ricordo male...

Per quanto riguarda la ruotona a 220 denti devo dirti che non è una mia ostinazione. E' una caratteristica costruttiva ricorrente negli scheletrati da tavolo mossi da pesi. Tutti quelli che ho visto adottavano lo stesso metodo per avere 7gg di carica con la breve corsa dei pesi. Se avessi avuto la possibilità avrei dovuto farla ancora più grande per garantirmi "più tranquillamente" i 7gg di carica (che se metto un pignone 8 ali, anziché 6, si riducono a 5gg, che comunque non sono pochi...).

Gli scheletrati antichi che ho visto con questa grande ruota, a mio gusto, non sono brutti. Anzi quella ruota così grande e così "svuotata" dà un'idea di leggerezza.

Se poi con i vincoli che ho espresso ti viene in mente un modo per ridurre anche solo di un asse il treno fammi sapere... Ma temo che la cosa non sia agevole...

Infine, lo ammetto, è un mio problema caratteriale, ma prima di tagliare la prima ruota vorrei aver deciso e previsto tutto ciò che c'è da prevedere, spingendomi anche al disegno delle platine nella loro configurazione definitiva. Ma so già che tra il dire e il fare ..... ci saranno moltissimi errori e ripensamenti nel mezzo... :lol:

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da carlo »

pendolum ha scritto:Grazie Carlo.Si, ho considerato che dei 4kg saranno solo 2 a "tirare la carretta". Ma la mia domanda rimane. Saranno sufficienti?
>>><<<
Per dirla tutta....penso di no!
pendolum ha scritto:>>><<< .... occorre trovare altre soluzioni...
occorreRA' :lol:
pendolum ha scritto:Ma la ruota a molti denti che hai tagliato ingranava con un pignone a 6 ali? Te lo chiedo perché mi pare di aver letto da qualche parte che il pignone a 6 ali (per come sono fatte le frese a modulo) ha difficoltà di ingranamento su ruote a molti denti. Ma forse ricordo male...
Io invece non ricordo con quale pignone ingranasse la ruota di grande diametro alla quale ho fatto riferimento, Forse una piccola ruota da 16-20 denti....ma non ricordo! Io non mi cruccerei più di tanto: le fresa a modulo per l'orologeria hanno "l'elasticità" per accettare notevoli compromessi.
pendolum ha scritto:Per quanto riguarda la ruotona a 220 denti devo dirti che non è una mia ostinazione. E' una caratteristica >>><<< .
Fra le altre cose, e non vorrei fare il menagramo, quello che mi preoccupa è anche la realizzazione di una ruota con un così elevato numero di denti.
Se non hai un divisore estremamente preciso, dente dopo dente ( leggasi : microscopico errore dopo microscopico errore) potrebbe esserci il rischio che l'ultimo dente non lo trovi correttamente formato.
pendolum ha scritto:Gli scheletrati antichi che ho visto con questa grande ruota, a mio gusto, non sono brutti. Anzi quella ruota così grande e così "svuotata" dà un'idea di leggerezza.
e qui mi ritiro in buon ordine.... :lol: :lol:

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Re: Castelli in aria...

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:lol: Carlo, grazie per i suggerimenti.

In effetti credo che 2Kg di peso effettivo per quel treno siano proprio al limite... Almeno a giudicare da alcune realizzazioni che ho visto...

Dovrò rivedere il treno per eliminare qualche ruota e, da alcuni spunti sul web, ho una mezza idea su come fare... ma devo approfondire. Dovrò comunque abbandonare lo scappamento a gravità e andare su altro. Ad es. a caviglie...

Mi conforta ciò che scrivi sulla "tolleranza" delle frese a modulo, ma mi spaventa ciò che scrivi sulla tavola rotante/divisore. Proprio ieri l'ho smontata tutta per ricontrollare i giochi (registrabili). Mi sembra che, nelle condizioni peggiori, cioè bloccando la tavola e provando delicatamente a muovere la manovella, il lasco è di 3 fori sul disco da 33. Considerando che il rapporto è 90:1 non mi sembra male in termini di gradi (se non ho fatto male i calcoli dovrebbe essere un gioco di 0,36° su 360°). Ma il problema, come fai giustamente notare, non è sui giochi ma sulle eventuali diseguaglianze di denti della corona dentata. Infatti le diseguaglianze sulla vite senza fine, immagino, si compensano all'interno di un giro di tavola. Ma eventuali disuguaglianze sulla corona dentata si compenseranno? Forse con 90:1 si... Però, come diceva Battisti: "lo scopriremo solo vivendo" :lol:

Sto anche pensando di trovare un modo, nel taglio di questa ruota gigante, di montare la tavola divisore al posto della testa dello Schaublin, in modo da guadagnare 4 cm in più e poter tagliare ruote fino al diametro di 16cm e quindi con numero maggiore di denti (fino a 288 denti con modulo 0,55, e questo numero di denti non è casuale, .... vediamo se indovini... :lol: ). Ma non ho ancora pensato ad un fissaggio stabile e preciso. Vedremo... [-_-]
Comunque una ruota da 288 denti dovrebbe avere un passo angolare di 1,25° è 0,36° di gioco su 1,25° è il 28%, ma se fosse concentrato tutto su 1 dente. Se questi giochi sono "casuali" e distribuiti uniformemente sui denti non dovrebbero essere significativi... boh... :():

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da carlo »

pendolum ha scritto:Mi sembra che, nelle condizioni peggiori, cioè bloccando la tavola e provando delicatamente a muovere la manovella, il lasco è di 3 fori sul disco da 33. Considerando che il rapporto è 90:1 non mi sembra male in termini di gradi (se non ho fatto male i calcoli dovrebbe essere un gioco di 0,36° su 360°).
Non ho capito ""==""
Non me lo faresti un piccolo filmato dell'operazione che hai descritto?

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Re: Castelli in aria...

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Provo a spiegare meglio.

Se muovo in senso orario e antiorario la manovella del divisore la tavola rotante si muove in un senso e nell'altro "apparentemente senza giochi". Infatti osservando la ghiera dei gradi alla base della tavola e traguardandola con l'indice, ogni inversione di marcia della manovella dà luogo comunque a spostamenti, anche minimi, della tavola.

Se però blocco il piatto della tavola con le sue 2 ganasce impedendogli di ruotare, la manovella non rimane bloccata ma riesce comunque a spostarsi in senso orario e antiorario in un range di 3 buchi nella corona esterna da 33 fori del disco divisore. Se invece sblocco di nuovo la tavola e faccio compiere alla manovella lo stesso spostamento di 3 fori, la tavola ruota senza giochi avanti e indietro.

Non so se sono stato chiaro. E' una prova di stress delle prestazioni della tavola che, in condizioni normali, non evidenzia giochi. Comunque, anche sotto stress, mi pare che questa "corsa a vuoto" di 3 fori della manovella non sia particolarmente rilevante considerato il rapporto di 90:1.

Ma non hai risposto al quesito sulla ruota da 288 denti. Ti ricorda qualcosa una prima ruota con quel numero di denti? [[] Quale tipo di orologio starei pensando di costruire... ?(&$

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Re: Castelli in aria...

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pendolum ha scritto:Non so se sono stato chiaro. E' una prova di stress delle prestazioni della tavola che, in condizioni normali, non evidenzia giochi. Comunque, anche sotto stress, mi pare che questa "corsa a vuoto" di 3 fori della manovella non sia particolarmente rilevante considerato il rapporto di 90:1.
Sei stato chiarissimo ...ed in tutta onestà a me sembra un gioco non trascurabile. Domani se mi ricordo provo a verificare sul mio divisore come esso si comporta.
pendolum ha scritto:Ma non hai risposto al quesito sulla ruota da 288 denti. Ti ricorda qualcosa una prima ruota con quel numero di denti? [[] Quale tipo di orologio starei pensando di costruire... ?(&$
Speravo che rispondesse qualcun altro ma ogni tanto mi dimentico di quanti siamo.... :lol: :lol:

La ruota con 288 denti era la tipica degli scheletrati francesi con ruota grande che compiva un giro al giorno.

Se essa ingranava con un pignone, dell'asse di centro, che avesse 12 denti ...288:12=24 ....l'asse di centro faceva 24 giri per ciascun giro della "ruota grande" :lol: :lol: :lol:

Qualcosa del genere <a>

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da 1972merlino »

Click spring.
lo riconosco perchè sono iscritto al suo canale youtube.
gran bell'orologio
l'invincibile non è quello che vince sempre ma quello che anche se perde non è vinto mai

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Re: Castelli in aria...

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Esatto! <><>

Ma se fai ingranare la ruota a 288 denti con pignone a 12 ali hai correttamente i minuti, ma poi per avere i secondi ti servono più ruote... [[] .... e questo potrebbe essere un problema per i pesi. Se invece la fai ingranare con un pignone a 6 ali .... arrivi ad un altro orologio particolare e molto ... "minimalista" [[] e con un paio di pesi da 1,7Kg me la potrei cavare elegantemente e raggiungere gli 8 gg. Quale è questo orologio? :lol:

Ci sto pensando, ci sto pensando.... (^^) Mi intriga molto, anche se dovrò cambiare scappamento...

Per quanto riguarda il tuo divisore, se non ricordo male, ha un rapporto di 60:1 e quindi dovrebbe essere più sensibile percentualmente ad eventuali giochi. Comunque ripeto: non so se la prova che ho fatto ha un senso. Infatti quando si aziona la manovella le ganasce devono essere mollate. Ed in quel caso la mia non mostra corse a vuoto della manovella... $£"&&

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da carlo »

pendolum ha scritto:Se invece la fai ingranare con un pignone a 6 ali .... arrivi ad un altro orologio particolare e molto ... "minimalista" [[]e con un paio di pesi da 1,7Kg me la potrei cavare elegantementee raggiungere gli 8 gg.
.....però a questo punto mi devi spiegare cosa ti ha fatto di male una molla di carica per odiarla così tanto.... :lol: :lol:
pendolum ha scritto:Quale è questo orologio ? :lol:
Ci sto pensando, ci sto pensando.... (^^) Mi intriga molto, anche se dovrò cambiare scappamento...
pendulum's clock ? :lol: :lol:
pendolum ha scritto:Per quanto riguarda il tuo divisore, se non ricordo male, ha un rapporto di 60:1 e quindi dovrebbe essere più sensibile percentualmente ad eventuali giochi. Comunque ripeto: non so se la prova che ho fatto ha un senso. Infatti quando si aziona la manovella le ganasce devono essere mollate. Ed in quel caso la mia non mostra corse a vuoto della manovella... $£"&&
Se, come immagino, il divisore ( nel tuo caso nel suo complesso divisore-tavola rotante) è fissato al canotto della testa del tornio e quindi solidale al mandrino sul quale fisserai ( in sintesi) la ruota da tagliare, mi sembra di poter dire che il mandrino stesso potrà muoversi avanti ed indietro di quella distanza angolare di ( riporto il tuo calcolo) 0.36°...il che, per una ruota di un grande diametro, rappresentano una distanza lineare "immensa".
1972merlino ha scritto:Click spring.
lo riconosco perchè sono iscritto al suo canale youtube.
gran bell'orologio
Non è propriamente il suo in quanto ho copiato la foto da un altro sito....anche se clickspring fa degli orologi che sono semplicemente meravigliosi >2<£ (anche se , a mio vedere, manca della fantasia e creatività di noi italiani ""=="" )

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Re: Castelli in aria...

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Cosa mi hanno fatto le molle?? esterefatto Tanto per cominciare i pesi non si revisionano le molle nei bariletti si. [[] E io sono pigro :lol: Poi i pesi possono essere dimensionati empiricamente anche in modo preciso (aggiungendo o togliendo peso al prototipo. Con le molle è un po' più complicato. Infine i pesi non richiedono l'uso del conoide per garantire regolarità di forza motrice nella scarica... E' sufficiente per avercela con le molle? :lol:

L'orologio in questione (tanto penso sia inutile lasciare la suspence) è il 3 ruote di Breguet, che mi sembra molto particolare nella sua essenzialità. In realtà, pur nella sua apparente semplicità, presenta alcune complicazioni costruttive forse fuori della mia portata. Comunque mi sembra un'idea interessante che potrei sviluppare magari evitando di inserire alcune delle complicazioni di Breguet.

Per quanto riguarda i giochi del mio divisore in effetti convengo con te che su grandi ruote (tipo quella da 16cm di diametro che potrei dover utilizzare nel treno del 3 ruote), a conti fatti, 0,36° si tradurrebbero in un arco di circa 0,5mm. ENORME! ><><><

MA... MA... Sempre che sia corretto valutare i giochi del mio divisore nel modo che ho indicato.

Infatti quando ruoto il divisore senza bloccare le ganasce questi giochi non ci sono (e questa è la situazione operativa normale). Inoltre eventuali giochi sul divisore mi sembra siano registrabili regolando la penetrazione della vite senza fine nella corona, solo che in questo modo, se si esagera, diventa più "dura" la rotazione della tavola fino a bloccarsi. Io ho preferito lasciare la rotazione della manovella appena più fluida della posizione in cui occorreva fare un certo sforzo per ruotarla. E in questa posizione vedo che anche a piccolissimi spostamenti della manovella corrispondono spostamenti dell'indice graduato sulla tavola. Comunque si vedrà tagliando le prime ruote...

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da carlo »

pendolum ha scritto:Cosa mi hanno fatto le molle?? esterefatto Tanto per cominciare i pesi non si revisionano le molle nei bariletti si. [[]
Le molle si controllano quando si fa la revisione di un orologio e quindi non rappresentano un lavoro particolarmente oneroso e sopratutto aggiuntivo.
pendolum ha scritto:E io sono pigro :lol: Poi i pesi possono essere dimensionati empiricamente anche in modo preciso (aggiungendo o togliendo peso al prototipo. Con le molle è un po' più complicato.
...giust'appunto un po'...ma nulla di sconvolgente...basta rifarsi ai risultati ottenuti già da altri... :lol:
pendolum ha scritto:Infine i pesi non richiedono l'uso del conoideper garantire regolarità di forza motrice nella scarica...
in tutta onestà mi devi dire quanti orologi di quelli commerciali che hanno riempito le case nel secolo scorso avevano il conoide....eppure erano ragionevolmente precisi....la necessità del conoide? ...semplicemente una scusa :lol: :lol:
pendolum ha scritto:E' sufficiente per avercela con le molle? :lol:
se non hai a disposizione volumi ragguardevoli nei quali poter far muovere talvolta anche consistenti pesi e spesso per lunghezze non di poco conto, ....direi proprio di no! :lol:
pendolum ha scritto:L'orologio in questione (tanto penso sia inutile lasciare la suspence) è il 3 ruote di Breguet, che mi sembra molto particolare nella sua essenzialità. In realtà, pur nella sua apparente semplicità, presenta alcune complicazioni costruttive forse fuori della mia portata. Comunque mi sembra un'idea interessante che potrei svilupparemagari evitando di inserire alcune delle complicazioni di Breguet.
direi che è una saggia premessa [[]
pendolum ha scritto:Infatti quando ruoto il divisore senza bloccare le ganasce questi giochi non ci sono (e questa è la situazione operativa normale). Inoltre eventuali giochi sul divisore mi sembra siano registrabili regolando la penetrazione della vite senza fine nella corona, solo che in questo modo, se si esagera, diventa più "dura" la rotazione della tavola fino a bloccarsi. Io ho preferito lasciare la rotazione della manovella appena più fluida della posizione in cui occorreva fare un certo sforzo per ruotarla. E in questa posizione vedo che anche a piccolissimi spostamenti della manovella corrispondono spostamenti dell'indice graduato sulla tavola. Comunque si vedrà tagliando le prime ruote...
mi sfugge allora come hai rilevato quei .39° di gioco.
Mi vuoi forse dire che eliminando il backlash con il ruotare il divisore sempre nella stessa direzione rilevi piccoli spostamenti della tavola anche per piccoli spostamenti della manovella ?
Beh! Questo lo voglio ben sperare ma ciò non toglie che quei .39° di gioco esistano e rappresentino un grande guaio quando si taglia una ruota....sempre che abbia capito bene ""==""

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Re: Castelli in aria...

Messaggio da pendolum »

Il discorso sul tema "molle o pesi" sarebbe lungo. A mio modo di vedere bisognerebbe usare le molle solo se non è pratico o fattibile utilizzare i pesi.

Oltre alla innegabile maggiore linearità della forza occorre dire che il lavoro e il rischio aggiuntivo dovuto all'uso delle molle in fase di revisione non è affatto trascurabile.
Anche senza contare il tempo (e a volte la fatica, quando si tratta di grosse molle) nell'estrazione e nell'inserimento nel bariletto, spesso subentrano problemi di fragilità delle asole, che vanno rifatte, o di spire permanenti. Inoltre il fattore di rischio dovuto alla rottura della molla o al suo sganciamento repentino per la rottura dei fermi è decisamente più alto dei rischi dovuti all'uso dei pesi.

Comunque è innegabile che le molle sono più pratiche e in molti casi indispensabili, soprattutto per orologi da tavolo. Il resto è "filosofia" :lol: .

Per quanto riguarda i giochi sul divisore credo di non essere riuscito a spiegarmi. In condizioni normali il backslash non c'è, o quanto meno non è visivamente apprezzabile. Il back/forward slash lo vedo solo se blocco la tavola con le sue ganasce di blocco.
Magari ne parliamo a voce....tanto mi pare che interessi solo noi 2.... <<<<))

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Re: Castelli in aria...

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Comunque per Natale ho chiesto una fresa a modulo Thornton per pignoni a 6 ali con modulo 0,55 (il modulo 0,6 è out of stock <<<<)) ) Comunque forse è meglio lo 0,55 così posso contenere le dimensioni della grande ruota delle ore (che è già fuori misura per lo Schaublin 70). Inoltre la fresa in mio possesso per tagliare ruote, di cui avevo dedotto il modulo con le misure dell'articolo di Carlo, sembra essere 0,55. Quindi posso provare a vedere se con la sola spessa di questa fresa per pignoni a 6 ali riesco a realizzare l'orologio.

Purtroppo mi sono anche accorto che non ho un disco divisore con 73 fori... <v<v< e Carlo sa quanto sia necessario per realizzare il 3 ruote... [[]

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