Shangai-Torino-Shangai
- serafino
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Shangai-Torino-Shangai
Ragazzi vi invio queste due sveglie.... quando le ho comprate non credevo ai miei occhi e invece.....
L'argomento non è di secondo piano...
Volevo che si facessero dei commenti e delle riflessioni su questi oggetti.
Grazie Antonio
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- carlo
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Re: Shangai-Torino-Shangai
Direi che non esiste più niente che non sia "clonato" e quasi sicuramente è stato riempito il vuoto che aveva lasciato la Veglia...almeno, credo
Cordialità.
Carlo
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Carlo
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cchiù lluonga è a pinsata, cchiù granni è a minchiata
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- toni
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Re: Shangai-Torino-Shangai
ci copiano anche le sveglie!
- Gia
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Re: Shangai-Torino-Shangai
Un falso clamoroso; c'è da dire oltretutto, che questo movimento di sveglia degli anni 60/70, fu in effetti copiato dal famoso e celeberrimo movimento Veglia Franconia, fabbricato e venduto in migliaia e migliaia di esemplari con gran successo; un movimento che Borletti a Milano produceva e commercializzava; era tutto italiano, ben progettato, robusto, affidabile e di lunga durata.
I cinesi lo copiarono nelle stesse dimensioni; infatti le piastre sembrano uguali, ma migliorandolo; inserendo la lancetta dei secondi centrale (trotteuse), ed ancora meglio, inserendo un bilanciere non più con perni conici, classici per sveglie di medie e grandi dimensioni dell'epoca, ma coi perni cilindrici che lavorano in viti a cornetto, non più di tutto acciaio, ma coi rubini forati all'interno, che gli permette di avere un'attrito minore e quindi un' un'ampiezza di oscillazione più grande con beneficio per l'isocronismo. Anche la durata di carica dalle classiche 30 ore era stata migliorata portandola ad oltre 40, quasi 2 giorni.
Note dolenti, invece sono i materiali delle piastre che sembrano non di ottone, ma di alluminio coi fori dei cuscinetti che si ovalizzano più velocemente, le corone dentate tutte di trancia approssimata, e la lubrificazione che oltre ad essere abbondante, era eseguita con olii di bassa qualità. Inoltre, avendo un bilanciere coi perni, in caso di caduta, questi si rompevano facilmente. C'è da dire tuttavia, che per ovviare a ciò, nella scatola di vendita, era dato in dotazione un kit comprendente le due molle ed un bilanciere completo, ed anche in alcuni casi la leva col martello che normalmente non si usura mai.
I cinesi lo copiarono nelle stesse dimensioni; infatti le piastre sembrano uguali, ma migliorandolo; inserendo la lancetta dei secondi centrale (trotteuse), ed ancora meglio, inserendo un bilanciere non più con perni conici, classici per sveglie di medie e grandi dimensioni dell'epoca, ma coi perni cilindrici che lavorano in viti a cornetto, non più di tutto acciaio, ma coi rubini forati all'interno, che gli permette di avere un'attrito minore e quindi un' un'ampiezza di oscillazione più grande con beneficio per l'isocronismo. Anche la durata di carica dalle classiche 30 ore era stata migliorata portandola ad oltre 40, quasi 2 giorni.
Note dolenti, invece sono i materiali delle piastre che sembrano non di ottone, ma di alluminio coi fori dei cuscinetti che si ovalizzano più velocemente, le corone dentate tutte di trancia approssimata, e la lubrificazione che oltre ad essere abbondante, era eseguita con olii di bassa qualità. Inoltre, avendo un bilanciere coi perni, in caso di caduta, questi si rompevano facilmente. C'è da dire tuttavia, che per ovviare a ciò, nella scatola di vendita, era dato in dotazione un kit comprendente le due molle ed un bilanciere completo, ed anche in alcuni casi la leva col martello che normalmente non si usura mai.
Saluti
Giuseppe
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- carlo
- Site Admin
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- Iscritto il: gio 23 feb 2006, 10:19
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Re: Shangai-Torino-Shangai
...questo sì che si chiama dare risposte esaurienti...
Cordialità.
Carlo
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- serafino
- Messaggi: 76
- Iscritto il: gio 1 dic 2016, 18:31
Re: Shangai-Torino-Shangai
Fantastico... grazie mille Giuseppe.
- losvegliaro
- Messaggi: 2
- Iscritto il: lun 10 set 2018, 19:36
Re: Shangai-Torino-Shangai
ottima spiegazione
Gia ha scritto: ↑dom 21 gen 2018, 11:05Un falso clamoroso; c'è da dire oltretutto, che questo movimento di sveglia degli anni 60/70, fu in effetti copiato dal famoso e celeberrimo movimento Veglia Franconia, fabbricato e venduto in migliaia e migliaia di esemplari con gran successo; un movimento che Borletti a Milano produceva e commercializzava; era tutto italiano, ben progettato, robusto, affidabile e di lunga durata.
I cinesi lo copiarono nelle stesse dimensioni; infatti le piastre sembrano uguali, ma migliorandolo; inserendo la lancetta dei secondi centrale (trotteuse), ed ancora meglio, inserendo un bilanciere non più con perni conici, classici per sveglie di medie e grandi dimensioni dell'epoca, ma coi perni cilindrici che lavorano in viti a cornetto, non più di tutto acciaio, ma coi rubini forati all'interno, che gli permette di avere un'attrito minore e quindi un' un'ampiezza di oscillazione più grande con beneficio per l'isocronismo. Anche la durata di carica dalle classiche 30 ore era stata migliorata portandola ad oltre 40, quasi 2 giorni.
Note dolenti, invece sono i materiali delle piastre che sembrano non di ottone, ma di alluminio coi fori dei cuscinetti che si ovalizzano più velocemente, le corone dentate tutte di trancia approssimata, e la lubrificazione che oltre ad essere abbondante, era eseguita con olii di bassa qualità. Inoltre, avendo un bilanciere coi perni, in caso di caduta, questi si rompevano facilmente. C'è da dire tuttavia, che per ovviare a ciò, nella scatola di vendita, era dato in dotazione un kit comprendente le due molle ed un bilanciere completo, ed anche in alcuni casi la leva col martello che normalmente non si usura mai.