Robot Transformer :-)
Inviato: sab 23 ott 2010, 21:36
In 1 minuto si passa da così:
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a così:
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Basta togliere 3 viti (una per staccare la ganascia apricasse e due per togliere il binario del porta orologio) e questo apricasse per orologi da polso Tena e Butty, gentilmente regalatomi da un amico che non finirò mai di ringraziare, si trasforma in una macchina piazza boccole molto simile alla 6200 della Bergeon (si fa per dire ovviamente ).
Ed è una trasformazione perfettamente reversibile! (quando si rimonta la barra del piazzaboccole basta usare la punta centratrice prima di serrare le viti)
Dopo diverse elucubrazioni progettuali per concretizzare questa idea e l'aiuto di Carlo che mi ha evitato grossolani errori dovuti al fatto che non ne avevo mai usata una, ho ripensato alcuni particolari della 6200 per semplificare la macchina e renderla comunque valida.
Sostanzialmente ho utilizzato il solo telaio in alluminio pressofuso dell'apricasse e le due viti che originariamente serravano sulla base il binario del portaorologio.
Per il resto ho preso uno scatolato di alluminio e, dopo aver praticato due gole longitudinali sul lato superiore, ho praticato due fori sul lato inferiore per serrare lo scatolato sulla base con le due viti originali.
Ho anche dovuto praticare sul lato inferiore due foro più grandi per consentire l'ingresso delle teste delle "cavicchie" (bulloni a testa tonda con un quadro guida sotto la testa) che porteranno i morsetti lungo le guide.
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Certo se avessi avuto una fresatrice sarebbe stato più facile e soprattutto più pulito .
Gli estremi dello scatolato li ho tappati con due tappi neri di quelli che si usano per bloccare la moquette sulle automobili, all'origine tondi ma poi oppurtunamente tagliati a misura.
I morsetti sono stati un po' laboriosi perchè ho voluto semplificare quelli usati sulla Bergeon.
I morsetti Bergeon, infatti, sono realizzati con uno stampo per via della forma allungata verso il centro della macchina. Questa forma si rende necessaria perchè la vite di serraggio della base del morsetto va manovrata dal basso della guida. La manovra è pertanto ostacolata dal basamento della macchina e non consentirebbe di serrare platine piccole o di alesare fori in prossimità dei bordi della platina.
Nella Bergeon il galletto del morsetto di serraggio è distinto da quello di serraggio della base.
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Io, invece, ho voluto, con un unico galletto, serrare le ganasce del morsetto e, contemporaneamente, serrare il morsetto sulla guida. Grazie all'uso dello scatolato e delle cavicchie, il movimento dei morsetti non è più limitato dal basamento della macchina. Questo mi ha consentito di tagliare da una barra quadra di alluminio dei semplici parallelepipedi ed arrivare a distanze di serraggio più piccole rispetto a quelle della Bergeon.
Il morsetto è composto di due parti con un unico foro passante per la cavicchia. Ho dovuto però praticare alcuni fori ciechi per l'alloggiamento di una molletta di apertura, di un perno guida (per far aprire parallelamente la ganascia superiore del morsetto) e di un pernetto guida per non far ruotare il morsetto durante lo scorrimento.
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Poi ho dovuto realizzare un albero con un canotto terminale per portare i diversi inserti. Lavorando di tornio da una barra da 20 ho realizzato le giuste sezioni e praticato due fori: uno per il grano che serra gli inserti
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e uno per la spina che blocca il volante.
Il volante in bachelite l'ho preso per pochi euro da un rivenditore di macchinari usati. Poi ho dovuto forarlo per inserirci una manovella.
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E la sommità dell'albero ho lasciato che sporgesse oltre il volante per poterci picchiare sopra col martello quando si pressa la boccola.
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Dopo aver adattato una molla finalmente ho potuto inserirlo nel telaio.
Poi ho cominciato a realizzare gli inserti. Prima la punta centratrice. Appena realizzata quella ho potuto marcare il centro sullo scatolato per praticare il foro che alloggerà la base delle varie "incudini".
Mentre per gli inserti ho realizzato gambi da 5, in modo da poter utilizzare gli alesatori della Bergeon, per le incudini ho realizzato gambi da 10. Questo mi ha consentito, anche avendo incudini alte solo 20mm (più basse di quelle Bergeon), di poter comunque forarle fino a 20mm di profondità con diametri fino a 9mm (la massima dimensione delle boccole Bergeon mi pare sia 8,5mm).
Il foro sullo scatolato che alloggia i gambi delle incudini è passante in modo da dare maggiore stabilità all'incudine, che comunque poggia sul basamento.
Infine mi sono divertito a copiare con il tornio un piccolo set degli inserti e incudini della Bergeon, che ho ovviamente posizionato in una apposita base in legno realizzata per l'occasione.
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In prospettiva ne preparerò altri; per questo ho lasciato altri fori. L'unica cosa che comprerò (se riesco a trovarli ) sono gli alesatori calibrati.
Come si vede si riescono a serrare bene platine anche per fori vicino ai bordi; e il grado di precisione nel serraggio è buono.
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Ho speso qualche ora di lavoro, ma spero di aver risparmiato almeno 400 euro di piazza-boccole.
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Adesso dovrò imparare ad usarla.
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Basta togliere 3 viti (una per staccare la ganascia apricasse e due per togliere il binario del porta orologio) e questo apricasse per orologi da polso Tena e Butty, gentilmente regalatomi da un amico che non finirò mai di ringraziare, si trasforma in una macchina piazza boccole molto simile alla 6200 della Bergeon (si fa per dire ovviamente ).
Ed è una trasformazione perfettamente reversibile! (quando si rimonta la barra del piazzaboccole basta usare la punta centratrice prima di serrare le viti)
Dopo diverse elucubrazioni progettuali per concretizzare questa idea e l'aiuto di Carlo che mi ha evitato grossolani errori dovuti al fatto che non ne avevo mai usata una, ho ripensato alcuni particolari della 6200 per semplificare la macchina e renderla comunque valida.
Sostanzialmente ho utilizzato il solo telaio in alluminio pressofuso dell'apricasse e le due viti che originariamente serravano sulla base il binario del portaorologio.
Per il resto ho preso uno scatolato di alluminio e, dopo aver praticato due gole longitudinali sul lato superiore, ho praticato due fori sul lato inferiore per serrare lo scatolato sulla base con le due viti originali.
Ho anche dovuto praticare sul lato inferiore due foro più grandi per consentire l'ingresso delle teste delle "cavicchie" (bulloni a testa tonda con un quadro guida sotto la testa) che porteranno i morsetti lungo le guide.
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Certo se avessi avuto una fresatrice sarebbe stato più facile e soprattutto più pulito .
Gli estremi dello scatolato li ho tappati con due tappi neri di quelli che si usano per bloccare la moquette sulle automobili, all'origine tondi ma poi oppurtunamente tagliati a misura.
I morsetti sono stati un po' laboriosi perchè ho voluto semplificare quelli usati sulla Bergeon.
I morsetti Bergeon, infatti, sono realizzati con uno stampo per via della forma allungata verso il centro della macchina. Questa forma si rende necessaria perchè la vite di serraggio della base del morsetto va manovrata dal basso della guida. La manovra è pertanto ostacolata dal basamento della macchina e non consentirebbe di serrare platine piccole o di alesare fori in prossimità dei bordi della platina.
Nella Bergeon il galletto del morsetto di serraggio è distinto da quello di serraggio della base.
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Io, invece, ho voluto, con un unico galletto, serrare le ganasce del morsetto e, contemporaneamente, serrare il morsetto sulla guida. Grazie all'uso dello scatolato e delle cavicchie, il movimento dei morsetti non è più limitato dal basamento della macchina. Questo mi ha consentito di tagliare da una barra quadra di alluminio dei semplici parallelepipedi ed arrivare a distanze di serraggio più piccole rispetto a quelle della Bergeon.
Il morsetto è composto di due parti con un unico foro passante per la cavicchia. Ho dovuto però praticare alcuni fori ciechi per l'alloggiamento di una molletta di apertura, di un perno guida (per far aprire parallelamente la ganascia superiore del morsetto) e di un pernetto guida per non far ruotare il morsetto durante lo scorrimento.
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Poi ho dovuto realizzare un albero con un canotto terminale per portare i diversi inserti. Lavorando di tornio da una barra da 20 ho realizzato le giuste sezioni e praticato due fori: uno per il grano che serra gli inserti
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e uno per la spina che blocca il volante.
Il volante in bachelite l'ho preso per pochi euro da un rivenditore di macchinari usati. Poi ho dovuto forarlo per inserirci una manovella.
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E la sommità dell'albero ho lasciato che sporgesse oltre il volante per poterci picchiare sopra col martello quando si pressa la boccola.
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Dopo aver adattato una molla finalmente ho potuto inserirlo nel telaio.
Poi ho cominciato a realizzare gli inserti. Prima la punta centratrice. Appena realizzata quella ho potuto marcare il centro sullo scatolato per praticare il foro che alloggerà la base delle varie "incudini".
Mentre per gli inserti ho realizzato gambi da 5, in modo da poter utilizzare gli alesatori della Bergeon, per le incudini ho realizzato gambi da 10. Questo mi ha consentito, anche avendo incudini alte solo 20mm (più basse di quelle Bergeon), di poter comunque forarle fino a 20mm di profondità con diametri fino a 9mm (la massima dimensione delle boccole Bergeon mi pare sia 8,5mm).
Il foro sullo scatolato che alloggia i gambi delle incudini è passante in modo da dare maggiore stabilità all'incudine, che comunque poggia sul basamento.
Infine mi sono divertito a copiare con il tornio un piccolo set degli inserti e incudini della Bergeon, che ho ovviamente posizionato in una apposita base in legno realizzata per l'occasione.
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In prospettiva ne preparerò altri; per questo ho lasciato altri fori. L'unica cosa che comprerò (se riesco a trovarli ) sono gli alesatori calibrati.
Come si vede si riescono a serrare bene platine anche per fori vicino ai bordi; e il grado di precisione nel serraggio è buono.
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Ho speso qualche ora di lavoro, ma spero di aver risparmiato almeno 400 euro di piazza-boccole.
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Adesso dovrò imparare ad usarla.