Frese a modulo, ma quale?
Inviato: ven 11 nov 2016, 18:41
Ora che ho più o meno l'attrezzatura in grado di tagliare ruote vorrei cominciare a ragionare su quale è l'approccio giusto per la realizzazione di un treno di ruotismi.
Mi piacerebbe ad esempio sapere se nella progettazione si comincia dalla lunghezza del pendolo ed a ritroso si dimensiona lo scappamento e poi i ruotismi fino alla ruota delle ore.
Nella scelta dei rapporti dei ruotismi come bisogna operare per utilizzare il minor numero di frese a modulo? (mi pare che Carlo avesse scritto da qualche parte che è possibile fare progetti in cui serve una sola fresa).
Infine: con quale regola (if any) si dimensionano i diametri degli assi e dei pivot?
Ovviamente spero che Carlo ritrovi quelle indicazioni per identificare il modulo delle frese anonime che ho, in modo da poterle usare.
Ingenuamente pensavo che misurando con un calibro lo spessore del tagliente della fresa si potesse risalire alla distanza tra i due denti di una ruota e quindi alla misura del passo p di una ruota a diametro infinito (il doppio dello spessore del tagliente).
Ipotizzando un numero di denti Z qualunque si dovrebbe risalire alla circonferenza del piede (z x p) e quindi al diametro al piede (z x p)/3,14, al diametro primitivo [(z x p)/3,14 + m x 1,25]. E visto che il modulo è pari a Dp/z (dove Dp è il diametro primitivo), sostituendo nella formula precedente dovremmo ottenere il modulo: (z x p)/3,14 + m x 1,25 = z x m e cioè: (z x p)/3,14 = (z-1,25) x m
quindi : m = z x p/[3,14 x (z-1,25)]
Se quindi ipotizziamo un numero di denti pari, ad es., a 30, avremo che se il tagliente della fresa ha spessore 0,7mm il passo al piede p è 1,4mm e il modulo, per la formula precedentemente dedotta, dovrebbe essere pari a 0,465
E' corretto questo modo di procedere? L'ipotesi è che il diametro primitivo sia pari al diametro al piede + 1,25 x m, che mi pare di aver letto da qualche parte. Mi accorgo ora che questo è il "punto debole" della formula. Infatti al variare del numero di denti varia il modulo mentre non dovrebbe.
Invece su un libro mi pare di aver letto che il modulo è pari al doppio dello spessore del dente sull'arco della circonferenza primitiva/3,14.
Il che significa che nel caso di spessore della fresa pari a 0,7mm il modulo dovrebbe essere pari a 0,7 x 2/3,14 cioè pari a 0,44. Il problema è che lo spessore del dente misurato sull'arco della circonferenza primitiva sarà maggiore dello spessore misurato sulla corda della circonferenza. Quindi non avrei dovuto considerare 0,7mm ma .....??? Se fosse 0,8 il modulo sarebbe 0,5. E quindi ritorniamo alla mia formula di prima che dava 0,465, che è una via di mezzo.
Comunque poi, per realizzare il tutto, mi manca ancora un bel compasso da pendoleria... >2<£
Mi piacerebbe ad esempio sapere se nella progettazione si comincia dalla lunghezza del pendolo ed a ritroso si dimensiona lo scappamento e poi i ruotismi fino alla ruota delle ore.
Nella scelta dei rapporti dei ruotismi come bisogna operare per utilizzare il minor numero di frese a modulo? (mi pare che Carlo avesse scritto da qualche parte che è possibile fare progetti in cui serve una sola fresa).
Infine: con quale regola (if any) si dimensionano i diametri degli assi e dei pivot?
Ovviamente spero che Carlo ritrovi quelle indicazioni per identificare il modulo delle frese anonime che ho, in modo da poterle usare.
Ingenuamente pensavo che misurando con un calibro lo spessore del tagliente della fresa si potesse risalire alla distanza tra i due denti di una ruota e quindi alla misura del passo p di una ruota a diametro infinito (il doppio dello spessore del tagliente).
Ipotizzando un numero di denti Z qualunque si dovrebbe risalire alla circonferenza del piede (z x p) e quindi al diametro al piede (z x p)/3,14, al diametro primitivo [(z x p)/3,14 + m x 1,25]. E visto che il modulo è pari a Dp/z (dove Dp è il diametro primitivo), sostituendo nella formula precedente dovremmo ottenere il modulo: (z x p)/3,14 + m x 1,25 = z x m e cioè: (z x p)/3,14 = (z-1,25) x m
quindi : m = z x p/[3,14 x (z-1,25)]
Se quindi ipotizziamo un numero di denti pari, ad es., a 30, avremo che se il tagliente della fresa ha spessore 0,7mm il passo al piede p è 1,4mm e il modulo, per la formula precedentemente dedotta, dovrebbe essere pari a 0,465
E' corretto questo modo di procedere? L'ipotesi è che il diametro primitivo sia pari al diametro al piede + 1,25 x m, che mi pare di aver letto da qualche parte. Mi accorgo ora che questo è il "punto debole" della formula. Infatti al variare del numero di denti varia il modulo mentre non dovrebbe.
Invece su un libro mi pare di aver letto che il modulo è pari al doppio dello spessore del dente sull'arco della circonferenza primitiva/3,14.
Il che significa che nel caso di spessore della fresa pari a 0,7mm il modulo dovrebbe essere pari a 0,7 x 2/3,14 cioè pari a 0,44. Il problema è che lo spessore del dente misurato sull'arco della circonferenza primitiva sarà maggiore dello spessore misurato sulla corda della circonferenza. Quindi non avrei dovuto considerare 0,7mm ma .....??? Se fosse 0,8 il modulo sarebbe 0,5. E quindi ritorniamo alla mia formula di prima che dava 0,465, che è una via di mezzo.
Comunque poi, per realizzare il tutto, mi manca ancora un bel compasso da pendoleria... >2<£