il mio pantografo Deckel
Inviato: sab 2 feb 2008, 9:28
Facendo riferimento a quanto mi ha scritto Daniele, desideravo specificare che il mio pantografo da tavolo Deckel è alquanto piccolo ma, per quello che mi riguarda, proprio in questo che sta il suo pregio.
Quando lo acquistai era privo di caratteri e dato che essi avevano un costo proibitivo mi misi alla ricerca di un set usato. Visitai alcuni incisori ma tutti, anche se ormai usavano pantografi a controllo numerico, erano inclini a conservare i loro vecchi pantografi ed i rispettivi caratteri.
Infine trovai un incisore che impietosito, fu disposto a darmi delle sue matrici per preparare dei caratteri: erano dalla forma decisamente essenziale ma. come inizio, lo considerai buono.
Tagliai da una lastra delle barre di ottone sagomate secondo una forma accettata dalle guide del pantografo e, utilizzando la matrice ( che deve essere alquanto grande per minimizzare i suoi "errori" durante l'incisione di quello che sarebbe stato il mio "carattere") incisi tutta la serie delle lettere e dei numeri sulle barre che avevo preparato.
Poi, secondo le indicazioni datemi dall'incisore, taglia a fettine la lunga barra separando così le lettere ed i numeri ed ottenendo i miei primi caratteri.
Quando completai il mio Astrario, non potevo certamente utilizzare quel tipo di caratteri e così mi feci incidere dall'incisore, sempre sulle barre sagomate che avevo preparato io (e di cui si può vedere uno spezzone sull'angolo della scatola- foto qua sotto) un alfabeto e dei numeri che fossero più adatti ( per lo meno secondo il mio gusto) al lavoro che avevo appena completato .
I caratteri mi sono così rimasti e sono ormai quelli che uso più frequentemente.
Cordialità.
Carlo
Quando lo acquistai era privo di caratteri e dato che essi avevano un costo proibitivo mi misi alla ricerca di un set usato. Visitai alcuni incisori ma tutti, anche se ormai usavano pantografi a controllo numerico, erano inclini a conservare i loro vecchi pantografi ed i rispettivi caratteri.
Infine trovai un incisore che impietosito, fu disposto a darmi delle sue matrici per preparare dei caratteri: erano dalla forma decisamente essenziale ma. come inizio, lo considerai buono.
Tagliai da una lastra delle barre di ottone sagomate secondo una forma accettata dalle guide del pantografo e, utilizzando la matrice ( che deve essere alquanto grande per minimizzare i suoi "errori" durante l'incisione di quello che sarebbe stato il mio "carattere") incisi tutta la serie delle lettere e dei numeri sulle barre che avevo preparato.
Poi, secondo le indicazioni datemi dall'incisore, taglia a fettine la lunga barra separando così le lettere ed i numeri ed ottenendo i miei primi caratteri.
Quando completai il mio Astrario, non potevo certamente utilizzare quel tipo di caratteri e così mi feci incidere dall'incisore, sempre sulle barre sagomate che avevo preparato io (e di cui si può vedere uno spezzone sull'angolo della scatola- foto qua sotto) un alfabeto e dei numeri che fossero più adatti ( per lo meno secondo il mio gusto) al lavoro che avevo appena completato .
I caratteri mi sono così rimasti e sono ormai quelli che uso più frequentemente.
Cordialità.
Carlo