...inerente al campo orologiero.

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carlo
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Re: ..........inerente al campo orologiero.

Messaggio da carlo »

Danilo, ti ringrazio per l'apprezzamento per l'orologio: è uno dei primi che avevo costruito ""==""

Oggi mi sono divertito a fare delle prove con il pendoltest.

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Ricordo con simpatia una vivace discussione, che forse più di un lustro fa, ebbi a fare con il compianto Sergio_Orantiqua al quale riusciva difficile rendersi conto che il periodo, per un determinato pendolo, era eguale per qualunque punto della lunghezza dell'asta fosse preso in considerazione.

Avessi avuto allora il pendoltest, anche lui avrebbe dovuto inchinarsi all'evidenza dei fatti. :lol:

Mostro qua sotto le rilevazioni del periodo con il raggio infrarosso posizionato alla base, a metà della lunghezza dell'asta del pendolo, ed in prossimità della sua sospensione. Le letture sono virtualmente eguali.

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si può osservare dal breve filmato qua sotto, come, il led di destra si accenda ad ogni interruzione del r.i. mentre quello di sinistra solo in corrispondenza della registrazione della misurazione della durata del periodo.



Se qualcuno ha letto con pazienza tutta la descrizione fatta da Danilo si ricorderà che la circostanza appena descritta è riconducile alla posizione "2" del commutatore A ed alla posizione "1" del commutatore B ovvero rilevazione "rilevazione" di 2 interruzioni del r.i. e relativa misurazione del tempo trascorso.

insieme alla rilevazione A=2 e B=10, trovo entrambe le soluzioni di concreto interesse.

Ora, ben lungi da me voler criticare l'operato di Danilo, dal quale mi piacerebbe avere un conforto sulla validità delle mie constatazioni, ma unicamente per il piacere della discussione, giudico di scarso interesse la rilevazione A=1 e B=1 in quanto fornisce la rilevazione del tempo trascorso per OGNI interruzione del r.i.

Questo significa che si sta misurando la durata di ciascuna, diciamo, doppia semi-oscillazione e non del periodo ( 2 oscillazioni).
Dato che è impossibile posizionare ESATTAMENTE al punto morto inferiore del pendolo il pendoltest, ne deriva che la lettura delle due doppie semi-oscillazioni è sempre diverso e dipende dalla posizione in cui viene sistemato il pendoltest.
Ovvero se in determinata posizione si può leggere( tanto per dire) 0.4 e 0.6 , basta spostare leggermente lo strumento e si potrebbe poter leggere (tanto per dire) 0.45 e 0.55

Ciò non toglie che Danilo ha progettato e costruito uno strumento semplicemente meraviglioso. <><>

Cordialità.
Carlo
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danilob
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Re: ..........inerente al campo orologiero.

Messaggio da danilob »

Ciao Carlo,
mi fa veramente piacere che tu sia soddisfatto del PendolTest e vedo che hai subito imparato ad utilizzarlo al meglio.
Belle veramente le foto, il filmato e l'ordinatissimo laboratorio (io sono invece molto disordinato).

E veniamo ai commenti tecnici.

Periodo del pendolo.
Resta valida l'indicazione (per minimizzare l'incertezza della misura) di rilevare il passaggio del pendolo nel punto di sua massima velocità (quando il pendolo è verticale e nel punto più distante dal fulcro del pendolo stesso).
Le misure che hai fatto (vari punti di rilevamento del passaggio) dimostrano che, ovviamente, il tempo impiegato per il periodo del pendolo non varia.

Posizione del deviatore “A”.
Nel progettare il PendolTest ho cercato che lo stesso fosse il più versatile possibile. La posizione “1” per il deviatore “A” permette di misurare il tempo dell'intero periodo del pendolo quando si ha una sola interruzione del raggio I.R. per ogni periodo. Per fare un esempio pratico: se posizioni il captatore per “sentire” il passaggio della lente del pendolo (che ha una consistente dimensione), il periodo del pendolo sarà dato con il deviatore “A” in posizione “1”.
La misura con il deviatore “A” in posizione “1” ed il captatore che sente la vite di regolazione può essere utile per determinare la posizione di riposo del pendolo (senza doverlo fermare): spostando la posizione del captatore, quando le letture che si susseguono sono uguali, la posizione del raggio I.R. darà il punto di riposo del pendolo.
La somma di due “semiletture” non dà “esattamente” il tempo del periodo del pendolo perché, dalle misure viene sottratto il tempo impiegato dalla vite di regolazione o dall'asta del pendolo per attraversare il raggio I.R.
Ne deriva che la posizione “1” del deviatore “A” è utile come gli altri “settaggi”.

Variazione dei tempi che si susseguono sul display.
Si nota una non infinitesima variazione delle varie letture indicate dal display. Sarebbe interessante valutare quanto questa variazione sia dovuta all'effettiva durata variabile del periodo del pendolo e quanto questa variazione sia dovuta all'imprecisione nella determinazione della posizione del punto di rilevamento.
Come ho già detto, se venisse osservata una variazione periodica nei valori visualizzati dal display, l'imprecisione sarebbe maggiormente attribuibile al sistema che fornisce energia al pendolo. Il punto resta comunque aperto ad ogni considerazione e prova pratica (e … la “materia prima” per farlo certamente non ti manca).

Saluti.

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carlo
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Re: ..........inerente al campo orologiero.

Messaggio da carlo »

danilob ha scritto: Posizione del deviatore “A”.
Nel progettare il PendolTest ho cercato che lo stesso fosse il più versatile possibile.La posizione “1” per il deviatore “A” permette di misurare il tempo dell'intero periodo del pendolo quando si ha una sola interruzione del raggio I.R. per ogni periodo. Per fare un esempio pratico: se posizioni il captatore per “sentire” il passaggio della lente del pendolo(che ha una consistente dimensione), il periodo del pendolo sarà dato con il deviatore “A” in posizione “1”.
Saluti.
Per favore, mi aiuteresti a capire ? ""==""
Se non sbaglio, con il deviatore A nella posizione 1 , viene rilevata ogni interruzione del R.I. ed il pendoltest misura il tempo intercorso fra una interruzione e l'altra.
Supponiamo che
  • 1)
    un pendolo abbia un'asta con una determinata lunghezza
    la sua lente una massa con talune dimensioni
    che la combinazione lunghezza-massa conferisca al pendolo ( rimanendo "g" costante) un detrminato periodo
    che l'angolo di oscillazione abbia un determinato valore dipendente da un impulso il cui valore rimane costante
    che l'emettitore R.I. sia posizionato nel punto di riposo del pendolo.
    ...spero di non averne dimenticate.... :lol: :lol:
cosa immagino che succeda con una oscillazione da DR verso SN
  • 2)
    la lente , con il suo profilo SN, passando davanti all'emettitore interrompe il R.I.
    Il pendolo raggiunge il punto di massima oscillazione e ripercorre il suo cammino in senso inverso
    il profilo DR della lente interrompe, passando davanti all'emettitore , il R.I.
    il pendoltest misura il tempo trascorso fra le 2 interruzioni
    il pendolo si muove verso DR
    Il pendolo raggiunge il punto di massima oscillazione e ripercorre il suo cammino in senso inverso
    il profilo SN della lente interrompe, passando davanti all'emettitore , il R.I.
    il pendoltest misura il tempo trascorso fra le 2 interruzioni

Ora, se non ho capito male ciò che ho evidenziato di quanto ho riportato del tuo messaggio, ciascuna delle due letture dovrebbe rappresentare il periodo del pendolo. Ed , ovviamente, non sarei d'accordo.... :lol:

Rimarrebbe, mi sembra, anche un altro fatto.
Se tutto in 1) rimanesse eguale eccetto quelle talune dimensioni (tali, peraltro, da mantenere eguale il periodo) , ne dovrebbe risultare che le due letture fatte dal pendoltest in 2) siano diverse e quindi, secondo quanto affermi, diversi i periodi per uno stesso "identico" pendolo .

Mi aiuretesti a capire dove sbaglio nel mio ragionamento? ""==""

Cordialità.
Carlo
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danilob
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Re: ..........inerente al campo orologiero.

Messaggio da danilob »

Ciao Carlo,
è tutto OK, basta qualche chiarimento.
Vediamo meglio.

1)L'elettronica del circuito è progettata per “sentire” SOLAMENTE il passaggio da “luce a buio” e non il passaggio da “buio a luce”.

2)Deviatore “A” in posizione “1”, Deviatore “B” in posizione “1”. Quando viene interrotto il raggio I.R. (passaggio da “luce a buio”) parte il conteggio. Quando “l'oggetto” non oscura più il ricevitore I.R. (passaggio da “buio a luce”), il conteggio prosegue indisturbato. Solamente quando il raggio I.R. viene nuovamente interrotto (passaggio da “luce a buio”), il conteggio viene fermato e trasferito al display.

3)Deviatore “A” in posizione “2”, Deviatore “B” in posizione “1”. Quando viene interrotto il raggio I.R. (passaggio da “luce a buio”) parte il conteggio. Quando “l'oggetto” non oscura più il ricevitore I.R. (passaggio da “buio a luce”), il conteggio prosegue indisturbato. Quando viene NUOVAMENTE interrotto il raggio I.R. (passaggio da “luce a buio”), il conteggio prosegue indisturbato. Quando “l'oggetto” non oscura più il ricevitore I.R. (passaggio da “buio a luce”), il conteggio prosegue indisturbato. SOLAMENTE quando il raggio I.R. viene nuovamente interrotto (passaggio da “luce a buio”), il conteggio viene fermato e trasferito al display.

Il punto 2) è relativo (ad esempio) alla lente, di NOTEVOLI DIMENSIONI, che intercetta il raggio I.R.. La lente del pendolo, nella corsa da sinistra a destra, intercetta (con il lato destro della lente stessa) il raggio I.R. (passaggio da “luce a buio”). Completata la corsa da sinistra a destra (il ricevitore I.R. è SEMPRE rimasto coperto dalla lente), inizia la corsa da destra a sinistra. Ad un certo punto, la lente non tiene più “oscurato” il ricevitore I.R. (passaggio da “buio a luce”) ed il passaggio viene ignorato. Finita la corsa da destra a sinistra, inizia una nuova corsa da sinistra a destra. Il lato destro della lente intercetta, nuovamente, il raggio I.R.: è stato completato ESATTAMENTE un periodo ed il tempo viene visualizzato sul display.

Il punto 3) è relativo (ad esempio) alla vite che taglia il raggio I.R.. Anche se la vite ha un diametro ridotto, vi sarà comunque un passaggio da “luce a buio” e, subito dopo, un passaggio da “buio a luce”. Anche in questo caso viene misurato esattamente il periodo del pendolo.

Nota. SOLAMENTE tenendo conto di un SOLO tipo di transizione (da “luce a buio”) e non anche della transizione inversa (da “buio a luce”) può essere correttamente misurato il periodo del pendolo.

Sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Saluti.

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carlo
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Re: ..........inerente al campo orologiero.

Messaggio da carlo »

Grazie per le dettagliate spiegazioni.

Per chi intendesse costruire il pendoltest, confermo che, a prescindere dall'apparente complessità che potrebbe derivare dalla conversazione che ho avuto con Danilo, l'utilizzo dell'apparecchio è di comprensione immediata al primo uso.

Cordialità.
Carlo
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norton
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Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da norton »

Buongiorno Danilo,
Ho letto con molto interesse quello che tu hai realizzato con il valido aiuto dello stimatissimo Carlo.
Vorrei realizzare il pendol test.
Per avere lo schema dettagliato con tutto l'elenco dei componenti, dove posso trovarlo?
Grazie per un tuo validissimo aiuto.
Norton

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danilob
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Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da danilob »

Ciao Norton,
ti rispondo solamente ora perché visito il forum saltuariamente.
A pag.6 è riportato lo schema completo con il tipo di componente ed il suo valore.
In …. “corso d'opera” ho variato il valore di alcune resistenze per migliorare le prestazioni. I transistor NPN sono BC338 o equivalenti. Per la base dei tempi, ho utilizzato un TCO-909F. La precisione del PendolTest dipende principalmente dalla stabilità e precisione di questo oscillatore. Altro componente ...“delicato” è il captatore a raggi infrarossi che ho modificato, come spiegato, per renderlo più sensibile al fine di adattarlo ai pendoli più diversi.
Per dubbi o perplessità relative al PendolTest chiedimi pure.
Dimmi quali parti dello schema non ti sono chiare e così possiamo analizzarle assieme.
Saluti.

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toni
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Iscritto il: ven 17 ago 2012, 12:07

Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da toni »

vorrei tanto seguirvi, ma purtroppo mi mancano le più elementari basi di elettrotecnica (giusto?). Mi accontento pertanto di leggervi con ammirato stupore.
toni

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Omar
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Iscritto il: lun 9 set 2013, 23:43

Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da Omar »

Salve , ragazzi
sono molto interessato al vostro circuito,di cui il disegno nei post piu in alto.
Sono un artista,disegno progetto e realizzo praticamente ogni cosa,dal minimal ai bimbi al body painting a statue in vetroresina.
Proprio per quest'ultime sarei interessato a realizzare un mp3 comandato da una fotocellula al quale passaggio si attivi l'audio mp3.
Il tutto all'interno della statua cosicchè il cowboy al passaggio di qualcuno possa dire EHI TU! BANG BANG!! Capite?
Riguardo ai dispositivi pensavo di usare un semplicissimo mp3 con cassa integrata e lettore di micro card,quello quadrato....dai se ne vedono moltissimi oggi in giro ed una fotocellula,piu piccola possibile.
La cosa che non mi è molto chiara è come faccio a sostituire il mio indice che accende il lettore e preme play????
Vi ringrazio molto

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danilob
Messaggi: 99
Iscritto il: lun 26 dic 2011, 18:58

Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da danilob »

Ciao Omar,

il circuito di pag. 1 fa “quasi praticamente” al caso tuo.
Puoi eliminare tutto il circuito in basso a destra che mantiene carica, in tampone, una pila ricaricabile NiMH che, nel mio caso, fa funzionare il solo orologio in caso di interruzione della tensione di rete elettrica.
Puoi anche eliminare un amplificatore audio LM4941 (ne ho utilizzati due per “riempire”, con il secondo altoparlante, lo spazio “vuoto” della ruota dell'orologio). Le due uscite (stereo) dell'MP3 possono essere combinate in un unico ingresso (per l'unico LM4941) tramite i due condensatori da 0.47 uF e le due resistenze da 10 kOhm.
Puoi anche eliminare il circuito in basso a sinistra, relativo alla fotoresistenza, che disabilita il suono del Gong quando la stanza è poco illuminata (ad es.: ore notturne).
Ovviamente andrà sostituito il rivelatore ottico OPB804 che intendi sostituire con un sistema a fotocellula.

Nel mio caso ho sostituito ….”il mio indice che accende il lettore e preme play????” con il regolatore di tensione LP2980 (con uscita 3.6 V) che semplicemente alimenta il lettore MP3 quando necessario.
Il dito che preme play, nel mio circuito, è sostituito da un Analog Switch (circuito integrato 4066 che ne contiene 4) (lo vedi sopra al quadratino MP3 nello schema sempre di pag. 1).
Le sei porte inverter 40106 generano le temporizzazioni necessarie ad un soddisfacente funzionamento: alimentazione MP3, play MP3, abilitazione audio e successiva sequenza di disabilitazione/spegnimento per evitare click & pop negli altoparlanti.

Il lettore MP3 va, ovviamente, aperto. I punti di alimentazione restano gli stessi (nel mio caso l'alimentazione era fornita da un elemento Li Polymer che ho eliminato: occhio che la tensione massima fornita dagli elementi LiIon, Li Polymer è di 4.20 V).

Vanno poi individuati i due punti (quelli dove agisce il pulsante play) ai quali andrà collegato uno dei quattro Analog Switch del 4066.

L'alimentazione di tutto il circuito, come indicato nello schema, è di 4.5 V negativo a massa.

Saluti.

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carlo
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Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da carlo »

°§evv§
felicissimo che Danilo non abbia abbandonato il forum.... :lol:

Chissà se ha mai avuto tempo di leggere questo topic "gioco & interferenza" (http://www.pendoleria.com/forum/viewtopic.php?f=2&t=2088&p=15167#p15167 ).... ""==""

Cordialità.
Carlo
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Omar
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Re: ...inerente al campo orologiero.

Messaggio da Omar »

GRAZIE MILLE danilob!!!!!sei veramente gentile ad offrirmi queste informazioni....
spero di aver capito come mi devo muovere.
Apro il case dell'mp3 individuo dove prende l'alimentazione e risolvo,dopodichè individuo il "play" e gli saldo uno switch che chiude il circuito passando prima per un infrarosso.
Scusami se ho scritto eresie ma non ci capisco molto e mi sei veramente di aiuto.
So che ho una faccia tosta nel chiedertelo ma,altrimenti non saprei come fare, è molto che cerco qualcuno che mi aiuti....riusciresti a buttare giu uno schizzo di come va fatto il circuito?Mi aiuteresti veramente....se la cosa è fattibile questa è la mia email omartraina@gmail.com
Grazie infinite

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