Compensazione pendolo
Inviato: lun 24 apr 2017, 15:18
Da un po' di tempo sto considerando il problema di un orologio con pendolo a compensazione ( gridiron ). Più esattamente un 4 colonne con movimento parigino e pendolo con lente riccamente lavorata. In questi casi sia la massa dell' asta ( ovvero del sistema a griglia ), sia della lente ( sbalzata e spesso riempita internamente di piombini ) non sono trascurabili e concorrono alla definizione del periodo di oscillazione ( che ovviamente in questo caso non è quella del pendolo semplice, ma di quello fisico ).
Il mio dubbio è che un orologio, anche nel funzionamento " ottimale " ( perfettamente revisionato, lubrificato, a bolla, senza correnti d' aria, " pietrificato nella struttura portante del mobile in modo che la macchina non si inclini e lavori sempre nella stessa condizione, assenza di vibrazioni ambientali del supporto, etc. ), risente di tanti fattori, come ad esempio il range di funzionamento della molla ( nell' arco della sua riserva di carica media, diciamo 2 settimane, a molla carica l' orologio tende ad avanzare ed a molla quasi scarica esso tende a ritardare ) che a mio avviso sono ben più importanti della dilatazione termica dell' asta.
Ho provato a fare un caso concreto, tanto per ragionare con quantità esatte. Considerando:
- 70 battiti al minuto,
- lunghezza asta circa 18 cm,
- incremento di temperatura di addirittura 10°C,
avrei un ritardo teorico di circa 5 secondi al giorno. I quali sono ampiamente INFERIORI agli errori prodotti dai fattori sopra elencati.
Inoltre, la dilatazione termica provocherebbe una variazione del momento di inerzia ( infatti la griglia, magari con 9 astine e varie congiunzioni orizzontali si dilata sia verso il basso che verso l'alto, proprio per la voluta compensazione ) ed anche un cambiamento del centro di massa del sistema asta e del pendolo fisico nel suo complesso.
La mia domanda è in conclusione: a cosa serve *realmente* un pendolo compensato per orologi da tavolo? La compensazione infatti mi eliminerebbe in teoria un errore di 5 secondi al giorno ( al massimo: la variazione giornaliera di 10 °C è altamente improbabile ), quando poi " intrinsecamente " tutta la meccanica della macchina me ne introdurrebbe altri.
Sono molto curiosi di avere un pare di esperti. Io ho fatto solo ragionamenti elementari di fisica da liceo...
Andrea
Il mio dubbio è che un orologio, anche nel funzionamento " ottimale " ( perfettamente revisionato, lubrificato, a bolla, senza correnti d' aria, " pietrificato nella struttura portante del mobile in modo che la macchina non si inclini e lavori sempre nella stessa condizione, assenza di vibrazioni ambientali del supporto, etc. ), risente di tanti fattori, come ad esempio il range di funzionamento della molla ( nell' arco della sua riserva di carica media, diciamo 2 settimane, a molla carica l' orologio tende ad avanzare ed a molla quasi scarica esso tende a ritardare ) che a mio avviso sono ben più importanti della dilatazione termica dell' asta.
Ho provato a fare un caso concreto, tanto per ragionare con quantità esatte. Considerando:
- 70 battiti al minuto,
- lunghezza asta circa 18 cm,
- incremento di temperatura di addirittura 10°C,
avrei un ritardo teorico di circa 5 secondi al giorno. I quali sono ampiamente INFERIORI agli errori prodotti dai fattori sopra elencati.
Inoltre, la dilatazione termica provocherebbe una variazione del momento di inerzia ( infatti la griglia, magari con 9 astine e varie congiunzioni orizzontali si dilata sia verso il basso che verso l'alto, proprio per la voluta compensazione ) ed anche un cambiamento del centro di massa del sistema asta e del pendolo fisico nel suo complesso.
La mia domanda è in conclusione: a cosa serve *realmente* un pendolo compensato per orologi da tavolo? La compensazione infatti mi eliminerebbe in teoria un errore di 5 secondi al giorno ( al massimo: la variazione giornaliera di 10 °C è altamente improbabile ), quando poi " intrinsecamente " tutta la meccanica della macchina me ne introdurrebbe altri.
Sono molto curiosi di avere un pare di esperti. Io ho fatto solo ragionamenti elementari di fisica da liceo...
Andrea