Pendolo Seth Thomas Adamantine
Inviato: mar 19 feb 2019, 21:43
Salute a tutti.
Vi presento il Pendolo di Nonno Peppino Lo ricordo sempre presente nella mia abitazione paterna e non ha mai funzionato, però da bambino, sessanta anni fa, facevo girare la lancetta dei minuti e suonava: alle ore sul gong ed alle mezze ore sul campanello. Proprio come adesso.
Questa estate, trovandomi in Sicilia in quella casa, ho aperto la cassa ed ho visto questo: Quindi la molla del tempo era rotta, a circa 20 cm dal suo aggancio dal perno esterno.
Notare anche la legatura “a filo” di giunzione della forchetta e le condizioni dell’olio Appena esaminato, ho visto che le sedi dei pivot sembravano a posto, senza ovalizzazioni né giochi eccessivi e, in preda a non so quale raptus, complice anche il fatto che ancora non vi conoscevo, ho voluto provare a vedere cosa succedeva a saldare sia la molla che la forchetta. Per cui, con un saldatore a stagno trovato in loco, ho fatto questo sacrilegio, conservando però gelosamente e come una reliquia, quel filo di cotone, che certamente era più bello della saldatura storta: Comunque tutto ha funzionato, nel senso che i ruotismi giravano correttamente e la suoneria era in fase.
Dopo qualche ora però, la saldatura sulla molla (che per prudenza avevo caricato appena il necessario) chissà perché non ha tenuto ed allora ho imballato il solo meccanismo e me lo sono portato qui a casa, dove finalmente adesso l’ho riesumato, dopo avere risolto, sempre grazie al vostro prezioso aiuto, i problemi di una suoneria Westminster riportati in questo argomento
viewtopic.php?f=2&t=3311&sid=433e8b7a54 ... ec70c721ae
Ho fatto anche delle ricerche ed ho quindi imparato che si tratta di un orologio americano della Seth Thomas, modello Adamantine, con movimento 89, dotato di regolatore della tenuta del tempo tramite meccanismo che consente di intervenire sull’altezza del pendolo dallo stesso quadrante frontale. Esso è stato costruito nei primi anni del decorso secolo 900 (visto che lo scappamento non è esterno alle platine e che il foro della regolazione sul quadrante è a ore 6 e non 12) e tutto collima con la storia che, di quell’orologio, mi raccontavano mia nonna e mia madre: Nonno Peppino, che io purtroppo non ho conosciuto, l’ha portato in Italia al rientro da una delle sue due emigrazioni per lavoro negli USA verso il 1910, prima di decidere di rientrare in Sicilia e di fermarcisi per sempre, dando vita ad un ramo della mia famiglia.
Qui ho trovato la storia della Seth Thomas
https://clockhistory.com/sethThomas/pro ... index.html
E qui la descrizione del restauro di un orologio, che sembra fratello del mio, effettuata da un appassionato americano
https://clockinfo.com/posts/5462
Per adesso mi fermo qui. Nel prossimo intervento proseguirò con qualche considerazione sul da farsi e certamente con le domande che mi girano in testa.
Francesco
Vi presento il Pendolo di Nonno Peppino Lo ricordo sempre presente nella mia abitazione paterna e non ha mai funzionato, però da bambino, sessanta anni fa, facevo girare la lancetta dei minuti e suonava: alle ore sul gong ed alle mezze ore sul campanello. Proprio come adesso.
Questa estate, trovandomi in Sicilia in quella casa, ho aperto la cassa ed ho visto questo: Quindi la molla del tempo era rotta, a circa 20 cm dal suo aggancio dal perno esterno.
Notare anche la legatura “a filo” di giunzione della forchetta e le condizioni dell’olio Appena esaminato, ho visto che le sedi dei pivot sembravano a posto, senza ovalizzazioni né giochi eccessivi e, in preda a non so quale raptus, complice anche il fatto che ancora non vi conoscevo, ho voluto provare a vedere cosa succedeva a saldare sia la molla che la forchetta. Per cui, con un saldatore a stagno trovato in loco, ho fatto questo sacrilegio, conservando però gelosamente e come una reliquia, quel filo di cotone, che certamente era più bello della saldatura storta: Comunque tutto ha funzionato, nel senso che i ruotismi giravano correttamente e la suoneria era in fase.
Dopo qualche ora però, la saldatura sulla molla (che per prudenza avevo caricato appena il necessario) chissà perché non ha tenuto ed allora ho imballato il solo meccanismo e me lo sono portato qui a casa, dove finalmente adesso l’ho riesumato, dopo avere risolto, sempre grazie al vostro prezioso aiuto, i problemi di una suoneria Westminster riportati in questo argomento
viewtopic.php?f=2&t=3311&sid=433e8b7a54 ... ec70c721ae
Ho fatto anche delle ricerche ed ho quindi imparato che si tratta di un orologio americano della Seth Thomas, modello Adamantine, con movimento 89, dotato di regolatore della tenuta del tempo tramite meccanismo che consente di intervenire sull’altezza del pendolo dallo stesso quadrante frontale. Esso è stato costruito nei primi anni del decorso secolo 900 (visto che lo scappamento non è esterno alle platine e che il foro della regolazione sul quadrante è a ore 6 e non 12) e tutto collima con la storia che, di quell’orologio, mi raccontavano mia nonna e mia madre: Nonno Peppino, che io purtroppo non ho conosciuto, l’ha portato in Italia al rientro da una delle sue due emigrazioni per lavoro negli USA verso il 1910, prima di decidere di rientrare in Sicilia e di fermarcisi per sempre, dando vita ad un ramo della mia famiglia.
Qui ho trovato la storia della Seth Thomas
https://clockhistory.com/sethThomas/pro ... index.html
E qui la descrizione del restauro di un orologio, che sembra fratello del mio, effettuata da un appassionato americano
https://clockinfo.com/posts/5462
Per adesso mi fermo qui. Nel prossimo intervento proseguirò con qualche considerazione sul da farsi e certamente con le domande che mi girano in testa.
Francesco