Bulle Clockette

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pietro48
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Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Gli orologi “elettromeccanici” sono i miei preferiti ::love:: , forse perché sono l’unione tra la mia professione ed uno degli hobby :lol: .
Me posseggo diversi moderni ed antichi, funzionanti e da riparare.
Tralascerò quelli moderni (anche se alcuni adottano meccanismi particolari) per mostrarvi la riparazione/restauro di quelli più antichi.
Orologi a pendolo interessanti e che catturano l’attenzione sono quelli della Francese “Bulle”.
Molti li conosceranno e quindi non li descriverò (per chi volesse sulla rete basta digitare “pendule bulle” per trovare foto e descrizioni).

La pendola in oggetto è il modello da tavolo “Clockette”.
Bulle Clockette.jpg
Bulle Clockette.jpg (60.06 KiB) Visto 1023 volte
Foto 1.jpg
Foto 1.jpg (39.8 KiB) Visto 1023 volte

Presenta due guasti tipici di questi orologi:
- La parziale smagnetizzazione del magnete permanente.
- La sospensione rotta.

Entrambi sono particolari in quanto il magnete agli estremi non ha poli opposti ma bensì uguali.
Magnete 1.jpg
Magnete 1.jpg (46.42 KiB) Visto 1023 volte
Mentre la sospensione è realizzata con lamelle isolanti (seta), per non mettere in contatto elettrico il pendolo con il movimento (sarà più chiaro quando descriverò la ricostruzione).
Cordialmente
Pietro
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carlo
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da carlo »

Seguo con particolare interesse la tua revisione anche perchè raramente ho avuto a che fare con orologi "elettrici": una ottima occasione per imparare qualcosa. :lol:

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Carlo
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sobas66
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da sobas66 »

..Seguo anch'io con particolare interesse la rimagnetizzazione di un magnete permanente smagnetizzato... :-D

Ciao
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pietro48
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

"rimagnetizzazione di un magnete permanente smagnetizzato... :lol: "

Onde evitare "fraintendimenti".......... :lol: In elettromagnetismo, un magnete permanente, è costituito da materiale ferromagnetico magnetizzato grazie a un campo magnetico esterno di forte intensità e che conserva la sua magnetizzazione (per un lungo periodo di tempo) al cessare della causa magnetizzante.
Il periodo di tempo dipende da vari fattori, come il tipo/qualità del materiale ferromagnetico e dall'intensità del campo magnetico di magnetizzazione.
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pietro48
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Chiedo scusa se ho dato per "scontato" alcune cose $$$ ( vedi magnete permanente), che possono generare "disinformazione" o " fraintendimenti" ""=="" .
La figura del magnete del mio precedente messaggio, potrebbe generare confusione, la figura corretta è la seguente:
Magnete 2.jpg
Magnete 2.jpg (64.17 KiB) Visto 998 volte
In realtà ci sono due poli nord ( sembra che ce ne sia solo uno).
Tutti i magneti hanno due poli, quindi il magnete Bulle è in realtà due magneti sullo stesso pezzo di acciaio.
Il materiale è scadente per gli standard attuali e i poli nord in perpetua opposizione sono la ragione principale per cui il magnete si indebolisce nel tempo %%$%% .
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carlo
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da carlo »

pietro48 ha scritto:
gio 30 gen 2020, 15:56
>>><<<
Tutti i magneti hanno due poli, quindi il magnete Bulle è in realtà due magneti sullo stesso pezzo di acciaio.
Il materiale è scadente per gli standard attuali e i poli nord in perpetua opposizione sono la ragione principale per cui il magnete si indebolisce nel tempo %%$%% .
Cordialmente
Pietro
Sai perfettamente che non sono petulante per cui sommessamente chiedo se mi ricordo correttamente quello che mi sembra di aver imparato una cinquantina di anni fa a scuola. Mi sembra di aver memoria che l'acciaio non possa essere magnetizzato: solo il ferro dolce può essere soggetto a quel trattamento.

Se mi ricordo male, non mi abbattere troppo violentemente.... ""=="" ""=="" :lol:

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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Ciao Carlo,
non mi permetterei MAI <<ZZ<< di abbatterti sia piano che "viulentemente" (come dice il noto attore)......... >()< .
Spero che quanto segue ( soddisfi la tua sete di sapere :lol:

Ferro magnetico dolce e ferro magnetico duro.(riportato da internet)
La definizione di ferro magnetico "dolce" si basa sul fatto che il ferro dolce perde la sua magnetizzazione, mentre il ferro duro arricchito con carbonio (acciaio) mantiene una parte della magnetizzazione.
Si parla di rimanenza.
"Remanere" viene dal latino e significa "rimanere". Un materiale con una rimanenza elevata si definisce "magnetico duro".
I solenoidi attraversati da corrente elettrica vengono utilizzati per magnetizzare i magneti permanenti, che sono tutti composti da materiale ferromagnetico duro.
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da carlo »

Chapeau.... <><> <><>

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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Mentre sto recuperando il materiale necessario per la magnetizzazione, ho pulito è lucidato la cassa ove è alloggiato l'orologio, ottenendo il seguente risultato:
Mobile.jpg
Mobile.jpg (65.47 KiB) Visto 957 volte
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da carlo »

...siete dei maghi del legno.... <><>

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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Grazie Carlo...... :lol:
Per lucidare il legno occorre adoperare un olio famoso "Quello di Gomito" °**°

Adesso passiamo alla preparazione del magnete per essere "Magnetizzato".

Come ribadito in precedenza, un magnete permanente è costituito da materiale ferromagnetico duro magnetizzato grazie a un campo magnetico esterno di forte intensità, ottenuto per mezzo di una solenoide (bobina) avvolto intorno al nucleo.
Magnete 3.jpg
Magnete 3.jpg (22.48 KiB) Visto 939 volte
Nel disegno il magnete “Bullè a ferro di cavallo” ha le spire della bobina mostrate distanti per maggiore chiarezza.
La bobina deve avere le spire vicine e anche abbastanza strette attorno al nucleo.
La direzione dell’avvolgimento e la polarità della tensione da applicare sono importanti, se uno dei due è invertito, il magnete avrà polo sud al centro .
Con le indicazioni in figura si otterranno i poli Sud agli estremi del magnete e i Nord al centro (come sono in origine nell’orologio).
Ho utilizzato del filo di rame doppio/smaltato da 0,9mm di diametro, avvolto con il senso della figura, ricavando una presa al centro.
Le due estremità unite andranno collegate al negativo e la presa centrale al positivo.
Questo è quanto da me realizzato ( ""=="" ):
Magnete 4.jpg
Magnete 4.jpg (54.86 KiB) Visto 939 volte
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da carlo »

Sarebbe stato meglio con del filo di rame molto più sottile: lo 0.9 è l'unico che avevi a disposizione?

Cordialità.
Carlo
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da sobas66 »

Che tensione e corrente fai scorrere nel filo per rimagnetizzarlo?

Ciao
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

Il diametro del filo dovrebbe essere intorno a 1 mm ( io ho lo 0,9 mm).
Spessori sottili non vanno bene a causa della elevata "corrente impulsiva" necessaria ad un efficace magnetizzazione.
Grazie sobass66 della partecipazione :lol: , a breve quando descriverò il processo della magnetizzazione, fornirò tutti i dettagli.
Cordialmente
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Re: Bulle Clockette

Messaggio da pietro48 »

AVVISO !!!
La procedura descritta di seguito richiede una certa familiarità con l’elettricità e non deve essere tentata a meno che non si è sicuri al 100% delle proprie capacità £$%&/ .
In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dal loro utilizzo a cose e/o persone.


MAGNETIZZAZIONE
Il modo in cui un metallo “ferromagnetico” viene magnetizzato è di sottoporlo a un intenso campo magnetico; più potente è il campo, meglio è.
Un modo semplice ed efficace è “caricare” un condensatore di elevata capacità e "scaricarlo" nel solenoide di magnetizzazione.
Dovendo magnetizzare una volta ogni tanto è inutile e dispendioso realizzare circuiti elaborati, ho quindi utilizzato il seguente semplice circuito
Schema 1.jpg
Schema 1.jpg (11.42 KiB) Visto 908 volte
Ovviamente ho utilizzato materiali in mio possesso adattandoli per l’uso:
- Alimentatore da banco (vedi Nota “1”).
- Interruttore a leva per la “Carica”(và bene qualsiasi modello).
- Condensatore "C" tipo ”computer grade” da 44.000 uF 63 Volt lavoro (ho utilizzato due condensatori da 22.000 uF in parallelo).
- Pulsante per la “Scarica” di tipo industriale in grado di reggere “correnti intense” (Attenzione- L’energia impulsiva di scarica del condensatore raggiunge valori molto elevati ed è in grado di danneggiare i contatti del pulsante - vedi nota “2”).
La procedura è semplice accendere l’alimentatore, regolare la tensione e la corrente (vedi Nota “1”), chiudere il pulsante “Carica” e aprirlo dopo circa 1 minuto (il condensatore si sarà caricato).
Quindi premere per il pulsante “Scarica” che scaricherà il condensatore sul solenoide “L”,che attraversato da una intensa corrente genererà un intenso campo magnetico .
Essendo la tensione che lo attraversa polarizzata, a sua volta trasferisce questa polarizzazione all’elemento “ferromagnetico” che viene introdotto nel suo campo, che nel caso dell’acciaio conserverà la magnetizzazione in modo praticamente +/-permanente.
Ho quindi verificato la magnetizzazione e utilizzando una bussola che il magnete Bullè presentasse i poli Sud agli estremi.

Adesso che il magnete è a posto e il prossimo passo sarà riparare la sospensione :lol: .

Cordialmente
Pietro


Note:
1 – Ho utilizzato un piccolo alimentatore variabile da banco, regolando la tensione al massimo (30 volt) e la corrente al minimo (circa 100mA) .
2 - L’energia immagazzinata da un condensatore (carica) è generalmente misurata in Joule. Carica = (½ C) × V² Dove C è capacità in Farad e V è tensione in volt.
Nel nostro caso, la tensione è di 30 Volt e la capacità 0,044 Farad quindi l'energia immagazzinata sarà: Carica = (½ 0,044) × 30² = 0,022 x 900 = 19,8 Joule.
Questo valore potrebbe sembrare piccolo, ma tradotto in potenza istantanea, poiché un joule equivale a 1 W / secondo quindi se la scarica avverrà nel breve tempo di circa 1ms, la potenza istantanea equivarrà a circa 19.800 Watt ""sbigott"" .
Questa è davvero una potenza elevata.
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