Potreste spiegarmi come funziona questo sistema negli orologi a pendolo?
Grazie
Cordiali saluti
remontoir d'egalitè
- carlo
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Il remontoire d'egalitè, in nomen homen, è an artefizio per tentare di mantenere costante l'impulso consegnato al pendolo.
Qualunque sistema che rispetti quel criterio, potrebbe, in buona sostanza essere definito un remontoire d'egalitè.
Per esempio, il movimento del timbracartellini Boselli è provvisto di un sistema che ricarica una lunghissima e sottilissima molla di carica ogni pochi minuti: e questo perchè venga utilizzata sempre la stessa porzione di molla per cui è ragionevole pensare che la forza elargita sia sempre la stessa.
Di conseguenza della stessa intensità sarà anche l'impulso conferito al pendolo.
Più propriamente i remontoir de egalitè si identificano in adeguati pesi, che per effetto della loro caduta dovuta alla forza di gravità consegnano al pendolo un impulso virtualmente costante. Dato che ovviamente la caduta di questi pesi avviene per una altezza di pochi centimetri il problema che si pone è quello di farli risalire appena raggiungono la fine della loro corsa.
Nel regolatore provvisto di scappamento Riefler che ho costruito, il pesetto viene ogni volta riportato nella posizione di partenza per mezzo dell'elettricità.
Allego qua uno schizzo ( tratto dalla rivista "The Clockmaker") per cercare di dare una spiegazione del susseguirsi degli eventi.
[img]http://img208.immagine/img208/457/remontoir6tq.jpg[/img]
Il braccio colorato di giallo porta alla sua estremità un pesetto dalle dimensioni adeguate e, come rappresentato in figura è al termine della sua caduta.
In questo istante i contatti A chiudono il circuito, la corrente eccita le bobine che attraggono verso esse l'armatura che ruotando sul suo punto di rotazione spinge violentemente verso l'alto il braccio del remontoir (quello giallo) per un arco di 20 - 30 gradi così che possa incominciare a scendere di nuovo per effetto della forza di gravità.
Naturalmente il congegno di ricarica del remontoir può essere anche meccanico ed in questo caso viene periodicamente utilizzata la molla di carica dell'orologio.
Spero di aver dipanato almeno qualche dubbio.
Cordialità
Carlo
Qualunque sistema che rispetti quel criterio, potrebbe, in buona sostanza essere definito un remontoire d'egalitè.
Per esempio, il movimento del timbracartellini Boselli è provvisto di un sistema che ricarica una lunghissima e sottilissima molla di carica ogni pochi minuti: e questo perchè venga utilizzata sempre la stessa porzione di molla per cui è ragionevole pensare che la forza elargita sia sempre la stessa.
Di conseguenza della stessa intensità sarà anche l'impulso conferito al pendolo.
Più propriamente i remontoir de egalitè si identificano in adeguati pesi, che per effetto della loro caduta dovuta alla forza di gravità consegnano al pendolo un impulso virtualmente costante. Dato che ovviamente la caduta di questi pesi avviene per una altezza di pochi centimetri il problema che si pone è quello di farli risalire appena raggiungono la fine della loro corsa.
Nel regolatore provvisto di scappamento Riefler che ho costruito, il pesetto viene ogni volta riportato nella posizione di partenza per mezzo dell'elettricità.
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Naturalmente il congegno di ricarica del remontoir può essere anche meccanico ed in questo caso viene periodicamente utilizzata la molla di carica dell'orologio.
Spero di aver dipanato almeno qualche dubbio.
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Carlo
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