Il mio primo pendolo

tutti gli argomenti pratici e teorici inerenti agli orologi a pendolo

0
Nessun voto
 
Voti totali: 0

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Il mio primo pendolo

Messaggio da daniele.marini »

Dopo aver realizzato alcuni orologi da polso assemblando movimento, cassa, quadrante e lancette e facendo fare incisioni sulla massa oscillante e stampa del quadrante (qui un paio di foto http://homes.dico.unimi.it/~marini/orol ... sso-sm.jpg
http://homes.dico.unimi.it/~marini/orol ... andito.jpg) ho deciso di passare a una cosa più impegnativa: costruire un orologio a pendolo.

Qui trovate una simulazione statica del progetto
http://homes.dico.unimi.it/~marini/orologi/statico.mp4

e qui una simulazione dinamica http://homes.dico.unimi.it/~marini/orologi/dinamico.mp4

La simulazione statica mi è servita per controllare le misure fondamentali e naturalmente ho scoperto che avevo commesso alcuni errori: due ruote con lo stesso numero di denti, la posizione della minuteria e molti altri La simulazione dinamica mi ha permesso di notare l'assenza di isocronismo per una impostazione errata della posizione dell'ancora. E' una buona tecnica per evitare di dover ricominciare da capo, ora la uso sistematicamente per ogni modifica.

Spero di trovare uno studente che metta a punto un programmino che faciliti queste operazioni. Se ci riesco diverrà partimonio comune!

Dopo il progetto con disegni piani e la simulazione tridimensionale ho incominciato il lavoro e questa è la mia prima ruota:
http://homes.dico.unimi.it/~marini/orol ... centro.jpg.

Il mio tornio, un Boley-Leinen Reform:
http://homes.dico.unimi.it/~marini/orologi/boley.jpg

... continua ...
D.

Avatar utente
carlo
Site Admin
Messaggi: 7567
Iscritto il: gio 23 feb 2006, 10:19
Località: Bella Liguria - Lavagna
Contatta:

Messaggio da carlo »

...tanto di cappello.... <><>
aspettiamo nuovi sviluppi.

Cordialità.
Carlo
The best is yet to come
cchiù lluonga è a pinsata, cchiù granni è a minchiata :lol:
_________________________________________________

Immagine

elenco dell'attrezzatura usata in vendita per orologiai hobbisti

Avatar utente
paolo57
Messaggi: 39
Iscritto il: gio 28 set 2006, 22:20
Località: Campi Bisenzio (Firenze)

Messaggio da paolo57 »

Come studente sono un po' passatello, lo ero 30 anni
orsono ma potei esserti utile.
In effetti non faccio l'orologiaio ma, diciamo, l'elettricista :D
Se vuoi del software custom parliamone: cosa vorresti ?

P.S.
Carlo ma non era scritto che fino al 21/11 eri(a?) fuori linea?
Volevo sapere come funziona il pagamento degli oggetti in vendita.
Avevo letto che si poteva usare paypal, è vero?
Non tovo più quella pagina.

Avatar utente
carlo
Site Admin
Messaggi: 7567
Iscritto il: gio 23 feb 2006, 10:19
Località: Bella Liguria - Lavagna
Contatta:

Messaggio da carlo »

eri.....
Parto il 2 novembre ma temendo di non avere tempo per aggiornare le pagine ( onde quindi evitare che qualcuno faccia dei pagamenti ed io neanche risponda) ho preferito tagliar corto.... :lol: :lol:

Per i pagamenti dei miei oggetti in vendita paypal va benissimo ( info@clockmaker.it) ma per cortesia, onde evitare salassi per commissioni varie per non più di 100 euro... :wink:
Se la cifra è superiore comunico le coordinate del mio c/c .

Cordialità.
Carlo
The best is yet to come
cchiù lluonga è a pinsata, cchiù granni è a minchiata :lol:
_________________________________________________

Immagine

elenco dell'attrezzatura usata in vendita per orologiai hobbisti

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Messaggio da daniele.marini »


VS

Messaggio da VS »

Una domanda, lo stai costruendo a braccio o hai un progetto ben studiato?
Perchè vedendo le foto del bariletto qualche incongruenza appare.
Cordialmente
VS

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Messaggio da daniele.marini »

Beh, il progetto e' ben studiato nei limiti di un principiante autodidatta. Ho sviluppato sia i disegni in proiezione frontale e laterale sia le ricostruzioni 3d per verificare le quotazioni, come forse hai potuto vedere dalle simulazioni che ho linkato nel primo messaggio (li ho spostati, i link giusti sono nel secondo).

La ricostruzione 3d mi e' stata molto utile per rivedere, ad esempio, anche la disposizione della minuteria. Ora la sto completando verificando le platine, il montaggio dell'ancora ed altro.

Poi naturalmente ci sono le ingenuita' e la limitata capiacita' manuale ...

Mi interessa capire quali incongruenze noti. Io ho qualche dubbio ad esempio sullo spessore dell'ingranaggio del bariletto, che forse e' un po' sottile (2,8 mm), poi c'e' il gioco forse eccessivo dell'asse, ma probabilmente lo rifaccio, altri non ne vedo.
d.

VS

Messaggio da VS »

Visto che cominciamo parlando del bariletto, come sei arrivato alla determinazione della forza richiesta per far funzionare l'orologio per un periodo X di tempo e da qui alle misure che deve avere il bariletto per contenere la molla della giusta forza e lunghezza.
Invece di un disegno in 3D e relativa animazione, sarebbe più utile conoscere, per capire, il percorso che hai seguito nel progettare il tuo orologio.
Cordialmente
VS

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Messaggio da daniele.marini »

Ho seguito il procedimento logico esposto da Penman, L, Clock design and Construction, Alphabook London, 1989. Prima di tutto ho deciso l'altezza dell'orologio e quindi del pendolo. Ho poi individuato un ipotetico treno di ingranaggi (numero ruote, numero denti e ali dei pignoni) adeguato a guidare un pendolo di 218 mm con 7680 alt/h.

Fatto ciò, ho calcolato una molla che potesse fornire energia per 8 giorni, che mi ha portato a una ipotesi di molla con spessore 0,4 lunghezza 1800 circa e altezza 26. Peraltro altezza e spessore sono state precisate in una seconda fase. All'inizio avevo valori un po' più grandi ma il mio fornitore aveva a disposizione solo una molla con queste caratteristiche. Ho rifatto i conti con questi valori, che risultavano compatibili con i limiti previsti per gli attriti tra ottone e acciaio, e ho quindi ricalcolato i parametri del bariletto. A quel punto ho dovuto fare i conti con il fornitore di materiale metallico, che aveva a disposizione un tubo i cui valori più prossimi erano di diametro esterno 50 e spesso 4,5 mm.

Ho valutato altri orologi, in particolare uno scheletro della mia collezione, e ho verificato che le dimensioni del bariletto, della molla e del treno ingranaggi erano compatibili con quelle da me calcolate.

Ho quindi calcolato la coppia prodotta dalla molla e verificato dimensioni dei perni per valutare pressione e momenti. Poi ho arrotondato i valori con buon senso da fisico (non da ingegnere..). Anche in questo caso ho rifatto i conti e valutato se rientravano entro i parametri limite (secondo Penman il limite è di 350 g/mm quadro, i miei calcoli dicono che sono sotto i 280 g/mm quadro che sempre Penman considera un valore prudenziale).

Sulla base di esempi di letteratura ho scelto un modulo 0.6 per gli ingranaggi, uniforme per ruote e pignoni (anche qui: minimizzare i costi, visto il prezzo delle frese Thornton..). Quindi ho calcolato il treno e impostato un layout semplice (diposizione in linea).

Prima di impostare la simulazione ho dedicato molto tempo a capire e modellare geometricamente la forma dell'ingranaggio cicloidale, scoprendo alcune piccole differenze tra lo standard svizzero e quello inglese. Visto che uso frese inglesi ho deciso di adottare questo standard. La analisi dettagliata della forma del dente mi ha permesso di verificare il corretto ingranamento della coppia pignone-ruota. (Avrei potuto darlo per scontato ma ero curioso ..)

Per quanto riguarda lo spessore delle ruote ho applicato il principio (mi sembra sempre di Penman, ma non ricordo bene) che suggerisce: 4 volte il modulo per bariletto e ruota centro e 3 volte il modulo per gli altri ingranaggi. I diametri di alberi e pignoni li ho scelti osservando altri orologi, verificando su Penman e verificando numericamente la pressione per ciascuno di essi.

Se ritieni utile, posso fornire altri dettagli: dimmi cosa manca o cosa ho dimenticato. Il calcolo è un foglio excel alquanto grosso ...
d.

Avatar utente
Gia
Messaggi: 1041
Iscritto il: gio 28 set 2006, 21:03
Località: To

Messaggio da Gia »

Daniele
il mod.0.60 lo adoperi per fresare tutte le ruote o solo qualcuna; perchè generalmente sul treno degli ingranaggi se ne adoperano almeno 3. Ed i pignoni li tagli tu,o li hai trovati già sbozzati?
Saluti
Saluti

Giuseppe

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Messaggio da daniele.marini »

A parte lo scappamento userei sempre M 0.6 anche per i pignoni. Non so dove trovare pignoni gia' fresati. Peraltro non ho ancora provato a fresarli, sto organizzando il tornio per un rinvio di pulegge per comandare una fresa che lavori orotogonalmente all'asse del pignone che vorrei tra montare testa e controtesta del tornio.
Forse non e' una buona idea usare sempre il moduolo 0.6? certamente costa un po' meno ...
d.

VS

Messaggio da VS »

Mi aspettavo che pubblicassi qualcosa di simile! :evil:
[img]http://img171.immagine/img171/2162 ... areap0.jpg[/img]
Onde evitarmi di dover fare calcoli e ipotesi che non ho tempo e voglia di fare.
Cordialmente
VS
Ultima modifica di VS il dom 5 nov 2006, 11:15, modificato 1 volta in totale.

VS

Messaggio da VS »

Ritorniamo al bariletto, se ho contato bene prevede 90 denti. Supponendo che ingrani con un pignone di 6 ali, per dare l'autonomia de tè calcolata dovrebbe avere 12,8 giri utili.
(90/6=15 ore al giro)
(24x8=192 ore in 8gg)/15=12,8 giri utile del bariletto.
A me sembra che con lo spessore della molla da tè scelta e il diametro interno del bariletto, presunto, questa autonomia non la raggiungerai mai.( non vedo ruote di riduzione e pare che il bariletto ingrani direttamente con la ruota di centro)
Cordialmente
VS

p.s. mi sembra un pò improbabile che si possa utilizzare un unico modulo ( 0,60) per costruire tutto il treno di ingranaggi, inoltre, anche se fosse, ci vorrebbero almeno 2 frese, una per le ruote l'altra per i pignoni, a condizione che questi ultimi abbiano un numero di alti costanti.
Possiedo oltre 400 frese a modulo e guarda caso ne manca sempre una.

Avatar utente
Gia
Messaggi: 1041
Iscritto il: gio 28 set 2006, 21:03
Località: To

Messaggio da Gia »

Vs, è vero che ogni modulo comprende 13 frese; 5 per i pignoni ed 8 per le ruote, ma ad un riparatore bastano solo quelle più in uso ovvero con n° di denti da 60 in su, e qualcuna sparsa. E' assurdo comprare tutti gli assortimenti, a menochè tu non li abbia ereditati o avuti a poco prezzo. Adesso esistono le frese uniche per ogni modulo,come quelle della Bergeon. Con 16 frese, copri tutte le dentature con moduli da 0,18 a 1, che per un pendoliere sono già sufficienti. Infatti Daniele vuole usare quelli inglesi che sono la stessa cosa più o meno.
Daniele, penso comunque che progettare tutto il ruotismo con un solo modulo, ti sarà difficile, se vuoi dare una lunghezza al pendolo normale, con interassi e diametri delle ruote logici. Ma tutto è possibile! Facci sapere!
Saluti
Saluti

Giuseppe

Avatar utente
daniele.marini
Messaggi: 112
Iscritto il: dom 26 feb 2006, 13:00
Località: Milano

Messaggio da daniele.marini »

Vs desidera i disegni ed ecco qua:
Questi sono i dati del treno ingranaggi.
[img]http://img83.immagine/img83/8801/0 ... nddcq4.jpg[/img]

Riguardo il numero di giri i miei conti mi danno 14,28 giri con i seguenti dati:
diam interno 45
diam albero 10
spes molla 0,4

Sulla questione delle frese: ho comprato la coppia M0.6 per ruota e pignone, ma visto che nella mia vita molto probabilmente costruirò un solo pendolo mi fermo qui! Il mio obiettivo non è di sfidare la precisione di un Harrison, ma solo di togliermi la soddisfazione di vederlo fare tic-tac ...
Non è escluso, naturalmente, che la soddisfazione sia tale da voler poi proseguire. Ma secondo voi ora cosa me ne faccio di una serie completa di 16 frese o più?

d.

scusa Daniele se ho ridimensionato la foto: così l'argomento, senza dover continuamente scorrere la barra orizzontale, diventa di più semplice lettura. Carlo

VS

Messaggio da VS »

Gia ha scritto:Vs, è vero che ogni modulo comprende 13 frese; 5 per i pignoni ed 8 per le ruote, ma ad un riparatore bastano solo quelle più in uso ovvero con n° di denti da 60 in su, e qualcuna sparsa. E' assurdo comprare tutti gli assortimenti, a menochè tu non li abbia ereditati o avuti a poco prezzo. Adesso esistono le frese uniche per ogni modulo,come quelle della Bergeon. Con 16 frese, copri tutte le dentature con moduli da 0,18 a 1, che per un pendoliere sono già sufficienti. Infatti Daniele vuole usare quelli inglesi che sono la stessa cosa più o meno.
Daniele, penso comunque che progettare tutto il ruotismo con un solo modulo, ti sarà difficile, se vuoi dare una lunghezza al pendolo normale, con interassi e diametri delle ruote logici. Ma tutto è possibile! Facci sapere!
Saluti
Sò di cosa parli, per la precisione sono 26 ( da 0,18 a 1 ) e non sono utilizzabili per i pignoni, provare per credere.
Cordialmente
VS

Rispondi