Pendola di Galileo
- toni
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Re: Pendola di Galileo
e non previde nemmeno tutti i problemi che avrebbe avuto con la Santa Sede!
Quindi 10 e lode come astronomo, ma come astrologo....
Toni
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Toni
- Guido
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Re: Pendola di Galileo
>()< >()< >()<
...mi perdoni il granduca e pure Galileo
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- sobas66
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Re: Pendola di Galileo
L'altro modo con cui inizio è questa:
.....Sapete tutti giocare a carte?
Bene sapete quante sono le carte da scala quaranta....52...bene
ogni seme (picche, fiori,quadri, cuori) ha 13 carte.....bene
Se facciamo la somma di tutti i punti delle carte......L'ho fatta io....364....bene
..e poi ci sono le matte
Quindi tutto torna 52 settimane all'anno, 13 fasi lunari, 365 giorni ..lo sapevate?
Le carte hanno origini molto lontane e rispettavano sensi profondi della storia e del tempo
I 4 re si dice rappresentino i quattro elementi, terra, aria acqua e fuoco. Il fuoco era il sole, figlio ci Crono, simbolo del tempo e aveva il nome di Horus, dal quale deriva attraverso il greco e il latino la nostra parola "ora"
Ciao
.....Sapete tutti giocare a carte?
Bene sapete quante sono le carte da scala quaranta....52...bene
ogni seme (picche, fiori,quadri, cuori) ha 13 carte.....bene
Se facciamo la somma di tutti i punti delle carte......L'ho fatta io....364....bene
..e poi ci sono le matte
Quindi tutto torna 52 settimane all'anno, 13 fasi lunari, 365 giorni ..lo sapevate?
Le carte hanno origini molto lontane e rispettavano sensi profondi della storia e del tempo
I 4 re si dice rappresentino i quattro elementi, terra, aria acqua e fuoco. Il fuoco era il sole, figlio ci Crono, simbolo del tempo e aveva il nome di Horus, dal quale deriva attraverso il greco e il latino la nostra parola "ora"
Ciao
Leonardo diceva: "L'esperienza è il nome che si dà ai propri sbagli."
"Condividere la propria conoscenza è un modo per raggiungere l'immortalità" Dalai Lama
- toni
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Re: Pendola di Galileo
Affascinante e molto suggestivo! Troppe coincidenze per essere solo una casualità.
Toni
Toni
- carlo
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Re: Pendola di Galileo
....che belle pillole
Cordialità.
Carlo
Cordialità.
Carlo
The best is yet to come
cchiù lluonga è a pinsata, cchiù granni è a minchiata
_________________________________________________
elenco dell'attrezzatura usata in vendita per orologiai hobbisti
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- toni
- Messaggi: 987
- Iscritto il: ven 17 ago 2012, 12:07
Re: Pendola di Galileo
Carlo ha creato una sorta di salotto virtuale dove incontrarsi per parlare non solo di orologi ed orologeria, ma anche di tematiche attinenti, mettendo in contatto appassionati (non molti purtroppo) accomunati dallo stesso interesse.
Toni
Toni
- sobas66
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Re: Pendola di Galileo
Della serie..."le bugie hanno le gambe corte".....
Durante il XVII secolo, poi, una nuova tecnologia doveva rivoluzionare la produzione degli orologi di precisione. Fino al 1657 gli orologi utilizzavano,
quale dispositivo regolatore del moto, un bilanciere anulare o a barra il foliot, di per sé non in grado di fornire un periodo di oscillazione regolare. Di conseguenza le prestazioni di tutti i misuratori del tempo erano erratiche, tanto che un errore di mezz'ora al giorno era considerato accettabile. La nuova tecnologia fu innanzitutto dovuta a Galileo Galilei, il primo a capire che una massa sospesa garantiva un periodo di oscillazione costante, determinato dalla lunghezza del filo e non dall'arco da essa descritto. Già nel 1636 Galileo scrisse agli Stati Generali di Olanda, proponendo l'uso di un pendolo quale dispositivo per misurare le osservazioni astronomiche.
Tuttavia il congegno di Galileo non ebbe seguito a causa della sua morte. Suo figlio nel 1649 diede seguito alle idee paterne ed eseguì un modello, ma lui
pure morì, lasciando solo un misuratore di breve durata che non fu sviluppato per l'orologeria corrente.
Fu l'olandese Christiaan Huygens — scienziato, matematico e astronomo-che a Natale dell 1656, applico con successo il pendolo all'orologio quale organo regolatore. Tale attribuzione, naturalmente, non fu ben accolta in Italia ma Huygens commentò che il lavoro di Galileo non era venuto a sua conoscenza. In una lettera del 1659 all'astronomo lsmael Bouilliau disse: "Io sono riuscito dove Galileo non arrivò e l'ho fatto senza il minimo aiuto né suggerimenti,né da lui ne da nessun altro. Se qualcuno può provare il contrario, mi si potrà dare del farabutto, plagiario e insultare in qualsiasi modo." I fatti suggeriscono che protestò eccessivamente. È noto che
Vincenzo, figlio di Galileo, mandò uno schema del suo congegno per uso in orologi a gli Stati Generali d'Olanda, dove il padre di Huygens, Constantijn,
era consigliere e Segretario del Principe d’Orange.
Quando peraltro Constantijn riferisce al congegno, lo chiama "un orologio". Sapendo che il figlio era attivamente impegnato nello sviluppo di un orologio a pendolo, sembra inverosimile che non gli abbia menzionato il dispositivo. x<[]
ITALIA - OLANDA 1-0
Ciao
Durante il XVII secolo, poi, una nuova tecnologia doveva rivoluzionare la produzione degli orologi di precisione. Fino al 1657 gli orologi utilizzavano,
quale dispositivo regolatore del moto, un bilanciere anulare o a barra il foliot, di per sé non in grado di fornire un periodo di oscillazione regolare. Di conseguenza le prestazioni di tutti i misuratori del tempo erano erratiche, tanto che un errore di mezz'ora al giorno era considerato accettabile. La nuova tecnologia fu innanzitutto dovuta a Galileo Galilei, il primo a capire che una massa sospesa garantiva un periodo di oscillazione costante, determinato dalla lunghezza del filo e non dall'arco da essa descritto. Già nel 1636 Galileo scrisse agli Stati Generali di Olanda, proponendo l'uso di un pendolo quale dispositivo per misurare le osservazioni astronomiche.
Tuttavia il congegno di Galileo non ebbe seguito a causa della sua morte. Suo figlio nel 1649 diede seguito alle idee paterne ed eseguì un modello, ma lui
pure morì, lasciando solo un misuratore di breve durata che non fu sviluppato per l'orologeria corrente.
Fu l'olandese Christiaan Huygens — scienziato, matematico e astronomo-che a Natale dell 1656, applico con successo il pendolo all'orologio quale organo regolatore. Tale attribuzione, naturalmente, non fu ben accolta in Italia ma Huygens commentò che il lavoro di Galileo non era venuto a sua conoscenza. In una lettera del 1659 all'astronomo lsmael Bouilliau disse: "Io sono riuscito dove Galileo non arrivò e l'ho fatto senza il minimo aiuto né suggerimenti,né da lui ne da nessun altro. Se qualcuno può provare il contrario, mi si potrà dare del farabutto, plagiario e insultare in qualsiasi modo." I fatti suggeriscono che protestò eccessivamente. È noto che
Vincenzo, figlio di Galileo, mandò uno schema del suo congegno per uso in orologi a gli Stati Generali d'Olanda, dove il padre di Huygens, Constantijn,
era consigliere e Segretario del Principe d’Orange.
Quando peraltro Constantijn riferisce al congegno, lo chiama "un orologio". Sapendo che il figlio era attivamente impegnato nello sviluppo di un orologio a pendolo, sembra inverosimile che non gli abbia menzionato il dispositivo. x<[]
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Ciao
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"Condividere la propria conoscenza è un modo per raggiungere l'immortalità" Dalai Lama
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