Mi chiamo Marco.

...se si desidera raccontarsi
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BUGMAR
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Mi chiamo Marco.

Messaggio da BUGMAR »

Ciao, sono Marco, ho trovato questo forum così per caso...non ricordo neppure come. Via via che leggevo i vostri post mi veniva sempre di più il desiderio di farne parte finché, come potete vedere mi sono iscritto.
La mia non sarà una breve presentazione, anche se taglierò alcuni dettagli.
Dopo aver terminato la scuola "Avviamento al lavoro" Benvenuto Cellini di Firenze, desideravo cominciare come apprendista di ottica e fotografia, ma mentre mi stavo godendo quelle che sarebbero state le ultime vacanze come studente, approfittai per poter guadagnare qualche soldino mettendomi a disposizione con la mia bici per fare le commissioni a mio zio che aveva un negozio di oreficeria e orologeria. Mio zio era un orafo e mio cugino era un orologiaio, entrambi bravissimi, mio cugino aveva imparato a riparare orologi frequentando una scuola di orologeria, e dopo essersi specializzato inizio a lavorare in negozio insieme a suo padre.
Un giorno mentre ero in attesa di iniziare il giro delle commissioni, mio cugino mi chiese se mi sarebbe piaciuto imparare a fare l'orologiaio, ci pensai un pò perché era diverso da ciò che avevo già scelto di iniziare a fare, ma poiché in casa avevo già un banchino da lavoro con vari attrezzi da orologeria [mio padre, quando io ero ancora piccolo, l' utilizzava per riparare delle sveglie che li venivano date da un grossista di orologeria e oreficeria per il quale mio padre faceva l'autista, per lui era come un passatempo] accettai l'offerta se però fosse stato lui (mio cugino) ad insegnarmi. Così iniziai la mia carriera di orologiaio riparatore, o come diceva mio cugino "meccanico di precisione". Posso dire veramente di aver fatto la gavetta, di aver imparato dal meccanismo più grande fino ad arrivare a quello più piccolo, ho riparato tante pendole, sveglie, orologi da tasca, ho imparato a rifare dei pezzi introvabili con le proprie mani, grazie all'insegnamento che mi veniva impartito.
Nel 1966 ci fu l'alluvione di Firenze e il negozio di mio zio rimase, come tanti altri, sommerso da l'acqua, l'attività in negozio non poteva riprendere molto presto, ed anche il mio costo come apprendista (Lire 1500 settimanali) avrebbero inciso sulla ristruturazione del nuovo negozio, così decisi di continuare l'attività in casa su quel banchino di mio padre cercando le riparazioni dalle varie orologerie che ci sono in Firenze.
Piano piano cominciarono ad entrare delle riparazioni, e quello che guadagnavo lo utilzzavo per comprarmi un' attrezzatura sempre più ampia, grazie anche alla bontà del grossista venditore che me la cedeva con rimborso a rate (le mie credenziali erano buone). Così cominciai a mettere su un piccolo laboratorio per riparazioni di sveglie e pendole che mi ha concesso di salvare molte parigine alluvionate dalla corrosione della ruggine.
Ve l'ho detto che non sarei stato breve e questo è solo l'inizio. Vogliamo fare una pausa? Non desidero stancarvi e continuerò a scrivere solo se lo desiderate, credo comunque che per le presentzione sia già sufficiente.
Grazie per avermi accettato nel forum.
Marco.

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carlo
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da carlo »

Marco,
L'Arno...? Poca cosa al conbfronto, tu sei molto di più di un fiume in piena... :lol: :lol: :lol:

É stato simpatico leggere la tua storia e spero che metterai la stessa passione che hai posto nella tua presentazione, nella descrizione dei lavori che porterai avanti sugli orologi che ti capiteranno fra le mani.

Peraltro spero che anche in seguito, partecipando al forum, tu possa continuare a divertirti così come hai fatto sino ad ora solo leggendolo.

Cordialità.
Carlo
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sobas66
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da sobas66 »

Un bagaglio di esperienza e di passione che sarà un piacere che tu possa condividerlo quì! :-D

Benvenuto!

ciao Daniele

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BUGMAR
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da BUGMAR »

Non è tutto oro quello che luccica! Aspettate a complimentarvi, non ho finito ancora la mia storia.
Passato il periodo dell'alluvione, stanco di riparare solo sveglie e pendole, decisi di trovare impiego presso un'orologeria per poter così andare avanti con nuove esperienze di riparazioni su movimenti di orologi più piccoli di una sveglia. L'occasione non tardò ad arrivare, trovai un piccolo negozietto dove il titolare non sapeva assolutamente niente di orologeria(prima aveva un bar)ed essendo rimasto sprovvisto di chi li faceva le riparazioni, trovammo un accordo e trasferi parte dei miei utensili. L'ambiente era veramente molto piccolo, ma c'era il necessario per fare qualche revisione, se ripenso a come pulivo quegli orologi, dopo averli completamente smontati, benzina rettificata e asciugatura in segtura di bossolo. Ci sono stato 4 anni e mi sono fatto le ossa come "smonta e rimonta". Dopodiché desiderando di sposarmi trovai un impiego più redditizio, entrai come magazziniere e commesso al banco di un noto grande grossista di Firenze. Il giorno lavoravo da commesso e la sera facevo le riparazioni in casa nel mio laboratorio che pian piano attrezzavo sempre di più.
Lavorare dal grossista mi è servito per imparare come si identificano le varie parti di ricambio degli orologi, e per avere sempre a disposizione per l'acquisto di attrezzatura nuova a prezzo scontato, e poi ho potuto attingere varie informazioni dai colleghi commessi, orologai come me ma con notevole più esperienza, uno di essi, lo ricordo ancora, si chiamava Renato e aveva un laboratorio attrezzatissimo per la riparazione di orologi da tasca a cilindro.
Ma dopo qualche anno mi ero stancato di fare due lavori, commesso e riparatore, così mi licenziai e iniziai a lavorare nel mio laboratorio facendo riparazioni per conto di sette orologerie, il lavoro andava veramente bene, il mio listino prezzi era maggiorato rispetto a quello fornito dai Commercianti e Artigiani, le mie erano riparazioni di qualità.
Purtroppo non durò molto, l'ingresso degli orologi elettronici mise in ginocchio tutti i laboratori che facevano riparazioni dei meccanici, si reggevano con le spese solo chi aveva anche la vendita o chi trasformò il proprio laboratorio in "centro di assistenza" Omega, Longines, Zenith, etc. L'orologiai generico che viveva solo di riparazioni piano piano andò a sparire, quei pochi rimasti si facevano guerra con i prezzi per rubarsi i clienti, naturalmente a scapito della qualità della riparazione, non smontavano più i movimenti ma li pulivano montati togliendo solo la cassa e il quadrante.
Non volendomi abbassare a fare anche io un lavoro così privo di soddisfazione, decisi di trovarmi altra attività. Molti amici che facevano riparazioni anch'essi trovarono altre occupazioni. Così l'Arte fu messa da parte. Dovevo preoccuparmi di mantenere la mia famiglia e quindi non potevo egoisticamente pensare solo a quello che avrebbe fatto piacere a me.
Dopo vari lavori, mi ricapitò di rientrare come commesso e addetto alla preparazione delle varie richieste di forniture di orologiai, nello stesso ingrosso dove avevo lavorato precedentemente, solo che prima eravamo più di 40 dipendenti ed ora invece solo in 10, la crisi dell'orologeria l'avevano accusata anche loro e
dopo circa 5 anni furono costretti a chiudere e così mi ritrovai nuovamente a cercare lavoro. Trovai al momento solo un lavoro par-time che mi aiutò per far fronte alle varie spese di gestione familiare.
In quel periodo la Regione Toscana per agevolare chi era rimasto senza lavoro, istitui un corso di "orologeria d'epoca", così non mi lasciai sfuggire l'opportunità di poter conoscere nuove tecniche di riparazione. Per me fu uno spasso e mi diverti moltissimo, conoscevo bene anche i due insegnanti, ero l'unico di tutta la classe che sapeva nozioni di orologeria e anche pratica. Alla fine ci fu un esame e dettero il diploma a tutti. Mi vergogno a dirlo ma il mio fu come rubato.
Potevo aprire un laboratorio di riparazione di orologi d'epoca, se la Regione avesse finanziato con qualche prestito, ed invece purtroppo non fu così.
L'Arte ancora una volta si è fatta da parte. Adesso ho un impiego fisso dietro una scrivania e un PC davanti, ma il mio grande amore che rimarrà per sempre è l'Arte del riparatore di orologi d'epoca. Fra qualche anno andrò in pensione e se sarò risparmiato dal morbo di parkinson, potrò ancora dilettarmi con qualche riparazione di orologi d'epoca.
Vi ringrazio per l'attenzione prestatami, spero di non avervi annoiato, ma credetemi sono stato molto conciso ed ho saltato diversi dettagli.
A presto.
Marco

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carlo
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da carlo »

....ed anche la seconda ondata di piena è passata.... :lol: :lol: :lol: :lol:

...ma noi non vogliamo aspettare che tu vada in pensione per vedere i tuoi lavori: sono certo che , un pò come tutti, potrai sottrarre poco, pochissimo tempo alla famiglia per dedicarti alla tua passione ed eventualmente documentare qua le tue nuove esperienze.... :lol:

Cordialità.
Carlo
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pilota
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da pilota »

Ciao bella la tua storia, io vorre anche imparare a riparare e pulire le mie pendole, come potrei fare per farlo? cosa mi consigli,io ho 42 anni e pagare anche un artigiano per un corso
Grazie
Mauro

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1972merlino
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da 1972merlino »

ciao accipicchia,secondo me ti sarebbe andata bene
anche fare lo scrittore,
vista la vicinanza magari ci potremmo prendere un caffè
un giorno di questi
<><>
l'invincibile non è quello che vince sempre ma quello che anche se perde non è vinto mai

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marcel
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Re: Mi chiamo Marco.

Messaggio da marcel »

di dove sei Merlino???

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